Via Pindemonte

    La via Pindemonte va dal Corso Calatafimi fino a Piazza Cappuccini.

    Ippolito_PindemontePrende il nome dal poeta e letterato veronese Ippolito Pindemonte, nato il 13 novembre 1753 e morto il 18 novembre 1828. Autore di novelle in versi e poesie dal gusto delicato, il Pindemonte fu colui che tradusse l’Odissea di Omero in lingua italiana, rendendola fruibile al grande pubblico. Nel 1807, in risposta all’opera che Ugo Foscolo gli aveva dedicato l’anno precedente, compose il carme I Sepolcri, riprendendo in parte un poemetto intitolato I Cimiteri da lui stesso lasciato incompiuto poco tempo prima e che aveva scritto ispirandosi ad una visita compiuta alle Catacombe dei Cappuccini nel 1779.

    La via Pindemonte fu aperta nel 1631 per volere del futuro viceré Francisco Fernandez de la Cueva, duca di Albuquerque, al quale fu inizialmente intitolata la strada. Tale avvenimento è ricordato in due obelischi con lapide commemorativa posti allo sbocco in piazza Cappuccini, ma oggi difficilmente visibili perché inglobati nei muri di cinta. Francisco Fernandez diresse anche la fondazione della città americana di Albuquerque, nel Nuovo Messico, che servì a garantire proprietà terriere a più di 100 famiglie spagnole.

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