Stanziato dalla giunta regionale, il “bonus matrimoni”. Si tratta di un contributo, fino a tremila euro, per coppia e riguarderà i riti sia religiosi che civili celebrati in Sicilia, per il rilancio di un settore che a causa del Covid-19 è stato duramente colpito dalla crisi.
L’assessore all’Economia Gaetano Armao ha sottolineato che “il contributo di 3,5 milioni di euro riuscirà a sviluppare un fatturato complessivo di circa 40, 50 milioni di euro fino alla durata della misura di sostegno e cioè fino al 31 luglio 2021“. Non va trascurato che la stima degli introiti che ne deriveranno per l’erario regionale è pari se non superiore alla somma stanziata dal governo Musumeci, oltre a considerare la riattivazione dell’indotto occupazionale legato alla realizzazione e svolgimento di questa tipologia di eventi“.
Per potere accedere al beneficio è necessario avere un Isee massimo di 30 mila euro, che sarà calcolato sommando i valori dei due nuclei familiari d’origine e quello dei futuri coniugi, il tutto ridotto del 40%
Con il bonus-matrimonio potranno essere portate in detrazione le spese relative a:
- servizio di ristorazione o catering;
- affitto di locali in cui svolgere la cerimonia o il banchetto;
- eventuale servizio di un wedding planner;
- spese per gli addobbi floreali del luogo in cui si svolgerà l’evento;
- spese per l’acquisto dell’abito della sposa e sposo;
- spese per acconciatura e trucco;
- spese per il servizio fotografico.