I disegni di Guttuso in mostra alla galleria Arte24. Opere dal 1960 al 1980
Dal 27 aprile all’1 agosto 2023
Una selezione di disegni dell’artista Renato Guttuso, realizzati tra gli anni ‘60- ‘80.
La mostra è a cura di Silvia Tranchina
La galleria Arte24, in occasione del 36 esimo anno dalla sua morte, ha deciso di esporre una selezione di disegni dell’artista Renato Guttuso, realizzati tra gli anni ‘60- ‘80. La mostra, a cura di Silvia Tranchina, rende omaggio ad uno degli intellettuali che contribuiranno maggiormente a quella straordinaria stagione creativa della cultura italiana. L’Eros, l’attaccamento alla sua terra natale e la capacità di confrontarsi con i testi letterari, riportando in un disegno l’incipit del proemio dell’ Orlando Furioso, sono i temi della mostra che avrà luogo giovedì 16 febbraio fino al 18 maggio 2023. I paesaggi, i rilievi montuosi della sua terra, ispireranno Guttuso lungo tutto il corso della sua carriera. All’età di tredici anni firma già diverse opere, legate prevalentemente alla pittura di paesaggi. Negli anni successivi si sposta dalla città natale per studiare a Palermo, presso la bottega di Pippo Rizzo, scultore e pittore vicino al futurismo. Ma ben presto elaborerà uno stile artistico molto personale e identitario. E’ innanzitutto un realista. Per lui la realtà viene prima di tutto, ritrae ciò che conosce: la sua Sicilia e le donne. La sua idea risulta chiara leggendo le seguenti parole: “Esprimersi con assoluta sincerità ed in comunità di spirito, liberi da ogni preoccupazione, sia arcaica che neoclassica, sia metafisica che intellettualistica”. I nudi, presentano una composizione naturalistica resa grazie al semplice mezzo formale della linea grafica. All’artista basta un semplice segno, sinuoso, per trasferire sul foglio la pienezza dei volumi ed esaltare plasticamente la figura femminile, sempre più predominante nella sua pittura così come nella vita privata. In alcune zone, aggiunge sfumature nere per conferire ancora di più la sensazione di morbidezza. Maurizio Calvesi nel saggio Guttuso e la Sicilia del 1985 scrive a proposito di vicinanza alla terra natia: “pochi artisti, come Guttuso, sono così profondamente segnati dalla loro origine, e non soltanto nella natura dei temi, ma nelle stesse scelte linguistiche”.