Mostra – The Chump Champ La stanza dei discorsi seri di Mattia Virdieri a cura di Giuseppe Minnella
Dal 19 novembre all’8 gennaio 2023
THE CHUMP CHAMP
La stanza dei discorsi seri
Di Mattia Virdieri
A cura di Giuseppe Minnella
Sabato 19/11/22
Opening H. 18.00
)( è uno spazio indipendente sito nella città di Palermo, gestito da cinque artisti e una curatrice, destinato all’esposizione d’arte contemporanea della nuova generazione di artisti.
La monoroom (a piazza Sant’Onofrio) vuole essere sede simbolica di linguaggi visivi, modalità e forme emergenti: lo spazio espositivo diviene, dunque, laboratorio sperimentale di libertà, motore di dibattito e collaborazione. Il calendario di eventi ed esposizioni è in continua definizione e propone costantemente lavori e produzioni di natura multidisciplinare, tramite cui gli autori si confrontano tra loro, con lo spazio, con il contesto palermitano e con i giovani addetti ai lavori. Giovani critici, appassionati, artisti, curatori e studiosi sono invitati a indagare pratiche inusuali che affrontino il dibattito contemporaneo, che costruiscano momenti di scambio e riflessione e che ipotizzino ricerche, nuove proposte, operazioni dinamiche, nonché ulteriori possibilità di fruizione dell’arte e dello spazio.
Il nostro calendario espositivo prosegue e )( riapre il cancello verde al pubblico Sabato 19 Novembre alle ore 18.00 con THE CHUMP CHAMP La stanza dei discorsi seri, mostra personale di Mattia Virdieri a cura di Giuseppe Minnella.
«Bisogna rimanere lucidi fino alla fine. Ci sono già troppe cose superflue al mondo, è inutile aggiungere altro disordine al disordine.
Siamo soffocati dalle parole, dalle immagini, da suoni che non hanno ragione di vita. Che vengono dal vuoto e vanno verso il vuoto[1]».
«Se è un discorso serio quello che vuoi farmi, non mi va di sentirlo. Lasciamo perdere.
Hai paura dei discorsi seri allora?»
«No! Ma tu non li sai fare.
Io non ne posso più! Voglio andare a casa[2]».
«Meglio lasciare andare giù tutto… Giù! Vieni giù.
BAM!E’ una scena bellissima! Non capisci nulla.
D’altronde distruggere è meglio che creare quando non si creano le poche cose necessarie.
Non bisognerebbe altro che chiedere questo atto di lealtà: educarsi al silenzio.
Ecco[3]».
«Il titolo è così banale. Cioè può sembrarlo, di una semplicità; invece lo trovo molto bello, così vero.
Lo spazio poi: quattro pareti e una sedia, una fontana classica. Lui con le sue pose innaturali, come le tue».
Ecco. Questa è la stanza dei discorsi seri.
La mostra sarà visitabile su appuntamento fino all’8 gennaio 2023
)( Artist Run Space, Discesa Dei Candelai 21, Palermo.
Mattia Virdieri nasce a Ragusa nel 1997 e ha conseguito nel 2021 il diploma di II livello in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Palermo.
Da sempre ha nutrito un interesse per il segno dove questo inizialmente ha assunto una
dimensione gestuale, che volgeva la guancia al primordiale; primigenio. La sua attenzione
all’immagine però non è mai venuta a meno, difatti le strutture segniche che lo hanno
particolarmente avvolto fino a qualche anno fa, adesso sovraffollano immagini che prendono parte ad una serie di orchestre narrative più grandi, collettive.
Virdieri ha catalizzato la sua attenzione su alcune vicende che hanno fatto la storia degli uomini, senza però cadere nel tranello della narrazione fine a se stessa in quanto il suo è puro anacronismo.
Mettendo al centro di spazio e tempo le immagini, le figure e le narrazioni (che vanno dalla
mitologia al cinema, al cartoon fino alla sfera più intima) queste vengono strappate dal loro
contesto per essere reiterate all’interno di uno spazio dove tutte le realtà assumono connotati differenti, appunto familiari; un marasma di voci, di suoni, di tratti e ritratti, di colori, che di volta in volta vengono sputati da un contesto ad un altro e dove tessono un velo sempre più complesso, più vivo. Le sue immagini ululano e gridano nel silenzio più profondo.
In questo caso Icaro ha fatto ritorno.
Il suo lavoro è stato selezionato nel 2019 come uno dei finalisti del Premio Nazionale delle Arti per la sua XIV edizione, presso l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino.
Giuseppe Minnella nasce a Ragusa nel 1997. Attualmente continua gli studi in Arti Visive presso l’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano.
)( è un artist run space diretto da cinque artisti e una curatrice: Francesca Baglieri, Rossella Poidomani, Antonio La Ferlita, Alberto Orilia, Roberto Orlando e Ilaria Cascino.
La monoroom vuole essere sede simbolica dei linguaggi visivi, che risponde alla necessità di porre un’interruzione dove il tempo e lo spazio si diluiscono.
)( non si identifica meramente col capovolgimento semantico dei segni ortografici scelti
appositamente per la loro impronunciabilità – ma rivendica l’essenza di quell’intervallo vivido tra le due parentesi in cui l’opera d’arte cresce e si espande secondo le sue esigenze. Il fare artistico segue il proprio corso naturale di vita come le radici di un albero che affondano nel terreno, plasmando e consolidando la materia in nuove visioni.
[1] 8/2, Fellini F., 1963.
[2] La dolce vita, Fellini F., 1960.
[3] 8/2, Fellini F., 1963.