Il teatro dei pupi Ippogrifo, situato nel vicolo Ragusa, nei pressi della via Vittorio Emanuele, chiude i battenti, forse definitivamente. La piccola struttura, solo 70 posti in sala, è stata diretta fino ad ora da Nino Cuticchio, della nota famiglia di pupari palermitani e adesso rischia di lasciare un grosso vuoto nella storia e nella tradizione dell’arte siciliana. La mancanza di nuovo pubblico, nonché l’insufficienza di fondi, rischia così di precludere un nuovo domani a questa storica attività, che da generazioni regala racconti e spettacoli a moltissimi tra bambini ed adulti siciliani, nonché a migliaia di turisti che ogni anno assistono agli spettacoli dei pupi.
L’Opera dei pupi, patrimonio culturale dell’Unesco, andrebbe maggiormente tutelato, sia dalle istituzioni che dal pubblico, che ha il compito di non voltare le spalle alla tradizione siciliana ed alle storie che ci rappresentano in tutto il mondo.
Questo è stato il motivo che mi ha indotto a scrivere l’articolo sull’opera dei pupi. Ero andato a trovare Nino Cuticchio ma il teatrino era chiuso. Sapevo che c’erano delle difficoltà, ma non immaginavo che si arrivasse alla chiusura. Spero che si arrivi ad una soluzione.