Via Padre Giuseppe Puglisi va dalla via Amedeo d’Aosta a via Portella della Ginestra.
È intitolata al Beato padre Pino Puglisi, prete palermitano ucciso dalla mafia il 15 settembre 1993. Don Puglisi era un prete molto amato dalle comunità in cui era presbitero, evidenziando sempre un incessante impegno per l’aiuto dei giovani della comunità e una costante presenza di fronte ai problemi della gente. Dopo una lunga serie di incarichi svolti in varie parrocchie della diocesi di Palermo, Il 29 settembre 1990 viene nominato parroco a San Gaetano, nel quartiere Brancaccio. Qui inizia una lunga lotta che Don Puglisi conduce in prima persona, per valorizzare i giovani del quartiere, a rischio di intraprendere una vita dedita al crimine, data la forte presenza mafiosa nella zona che imprimeva ai ragazzi una cultura basata su valori profondamente errati. Questo impegno del parroco in un campo tanto delicato suscitò il disappunto delle famiglie mafiose Graviano e Bagarella, che detenevano il controllo della zona e che contavano sui giovani di Brancaccio per la diffusione delle loro attività illecite.
Dopo una serie di minacce, di cui Don Puglisi non fece mai parola, il 15 settembre 1993 Salvatore Grigoli, killer di mafia, si avvicinò al prete dopo averlo aspettato sotto casa e gli sparò alla nuca. Così morì Padre Puglisi, nel giorno del suo 55° compleanno.
Negli anni successivi i responsabili, gli esecutori e i mandanti, furono tutti arrestati e condannati ed oggi, a quasi 20 anni dalla morte avviene la beatificazione e la proclamazione a martire, riconoscendo ufficialmente il suo impegno nei confronti della sua comunità e di tutta la Chiesa.