La via Calderai va dalle vie Lampionelli, S. Cristoforo, Livorno e Giovanni da Procida alla via Maqueda.
I calderai, o “quararara”, sono gli artigiani che producono bracieri, tegami, pentole ed altri oggetti in rame, alluminio o bronzo, che in questa strada avevano e hanno le loro botteghe.
Tra le tantissime vie dei mestieri che esistevano a Palermo, questa è una delle pochissime che ancora conservano la loro antica funzione, conservando le tradizionali botteghe da cui la strada prende il suo nome.
Esiste una preziosa testimonianza, riportataci da uno scritto di Giuseppe Pitrè, che ci racconta dell’esperienza avuta da un viaggiatore inglese, J. Galt, che passò da questa strada nei primi dell’800. Questo scrisse: “(Questo è)… il sito forse più tumultuoso di tutta l’Europa, dove si ammassano considerevoli blocchi di stagno per la manifattura di lampade, forchette e altri utensili da tavola e da cucina.”
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Foto: Panoramio.com
Perche ‚ Via Calderai‘ è scritto in italiano. ebreo e arabico?
Per ricordare che anticamente quel quartiere era abitato dalle comunità ebraiche e arabe. Un bel richiamo alla multiculturalità di Palermo.