28 – 29 Marzo 2015
In occasione della festa delle Palme, presso quel fantastico palcoscenico costituito dal Calvario e dagli spazi adiacenti la chiesa di Santa Maria di Gesù (con all’interno le splendide statue lignee del Quattrocchi) e la torre campanaria del ‘500. Saranno presentati due spettacoli a sera, uno alle 20.00, l’altro alle 22.00. In circa un’ora, sintetizzati in un prologo e cinque parti per complessivi 29 quadri, saranno presentati in una vera e propria piece teatrale alcuni dei momenti più significativi della vita e della morte di Gesù di Nazareth.
Lo spettatore sarà dentro la scena e potrà seguire il tutto come in un film.
La “Casazza” rappresentazione sacra. I suoi contenuti vanno dal Vecchio al Nuovo testamento e, in particolare, agli eventi che caratterizzano la Settimana Santa e perciò la passione e morte di Gesù Cristo. La “Casazza” non appartiene, nonostante la ricchezza culturale, alla tradizione gangitana, ma è entrata ugualmente nella memoria collettiva da quando, nel lontano 1956, essa fu rappresentata da una “compagnia” venuta da fuori che i racconti dei testimoni dicono provenire da Bompietro. Sempre i racconti parlano, commossi, di un grande spettacolo, realizzato su palco, lì, proprio davanti al nostro Calvario. Non ci si ricorda del nome della compagnia, ma quell’evento, in ogni caso, è rimasto impresso in maniera indelebile nelle menti di molti ed è stato tramandato come una preziosa eredità. Esso ha accompagnato i non più giovani per decenni nella speranza che potesse essere riproposto e rinnovasse in loro quei momenti di stupore e commozione. Per rivederlo sarebbero dovuti passare ben più di cinquanta anni. Nel 2009, infatti, sono stati i ragazzi della Scuola Media a cimentarsi, con curiosità e coraggio, nella rappresentazione di un testo della “Casazza”. Anche quello è stato un grande spettacolo, fatto con pochi mezzi, ma non per questo meno ricco, meno sorprendente, e capace di reggere il confronto sia con la memoria dei non più giovani sia con l’aspettativa dei più giovani.
Nel Meridione d’Italia in tante Regioni e in tanti paesi di queste Regioni sin dal Medioevo si è iniziata a rappresentare la Passione di Cristo che culminata con la messa in croce del personaggio che interpretava il Cristo. A Gangi è stata rappresentata non da una Compagnia teatrale di Alimena e non di Bompietro. Ad Alimena vi era una Compagnia stabile e a chi interpretava il Cristo lo chiamarono col soprannome di “Signuruzzu”, come pure la Madonna che la rappresentava la più bella Sig.ra di Alimena.
Errata corrige: 1°) culminava;
2°)è stata rappresentata dalla Compagnia teatrale di Alimena e non di Bompietro;