La tachicardia ventricolare (TV) è una forma di aritmia grave che si genera all’interno del cuore, da uno dei due ventricoli. Si tratta di un ritmo piuttosto accelerato fino a frequenze così elevate da non assicurare più la funzione di pompa del cuore. Per questo sono pericolose, perché possono degenerare in aritmie letali, se non si interviene al più presto ad interromperle.
Possono generarsi da un punto preciso di un ventricolo, Tachicardie Ventricolari cosiddette TV monomorfe o da più siti nelle TV polimorfe.
Cause delle tachicardie ventricolari
Le cause di una tachicardia ventricolare possono essere molteplici. Più spesso sono l’esito di un infarto che lascia alterazioni strutturali del muscolo cardiaco dovuta alle cicatrici postinfartuali. A volte sono causate da una “deformazione strutturale” dovuta a malattie cardiache come la displasia aritmogena del ventricolo destro. Alcune sono causate da cardiopatie ereditarie come la Sindrome di Brugada o la Sindrome del Q-T lungo. Più raramente derivano da focolai ventricolari che generano automaticamente impulsi elettrici accelerati. In questi casi la causa può rimanere sconosciuta.
In base alla presenza e al tipo di cardiopatia associata, le tachicardie ventricolari hanno prognosi più o meno maligne.
Come si cura la tachicardia ventricolare
Il trattamento della tachicardia ventricolare dipende dal tipo di tachicardia e dalla eventuale cardiopatia associata. Si può ricorrere ai farmaci antiaritmici, all’impianto di un defibrillatore nei casi più a rischio e alla ablazione (ATC) dei focolai aritmici laddove questi siano identificabili ed aggredibili.
Saverio Schirò