È scientificamente provato che le relazioni tossiche hanno un impatto sul nostro sistema neurobiologico. Basti pensare che la psicoterapia (ovvero una relazione terapeutica tra un individuo e uno psicoterapeuta) sortisce gli stessi effetti terapeutici di alcuni psicofarmaci, agendo certamente su quei circuiti, ma con modalità differenti, che vanno a curare le cause di alcuni disturbi e non solo i sintomi.
Relazioni personali e biochimica
Le relazioni, di qualsiasi natura siano, modificano il proprio sistema interiore creando quella biochimica che determina lo stato di salute del nostro organismo. Al pari dell’ambiente e quindi dell’aria che respiriamo e dei cibi che ingeriamo, le relazioni contribuiscono al nostro essere in salute. Essere in salute inteso come benessere psico fisico e sociale, benessere dettato non solo da assenza di malattia ma da un equilibrio soggettivo nella propria sfera biopsicosociale.
Una ricerca longitudinale che ha seguito un campione di 10.000 uomini e donne per più di 12 anni, ha evidenziato che persone costantemente unite in relazioni-tossiche negative presentavano un rischio maggiore di sviluppare problemi cardiaci rispetto a chi, invece, aveva stabilito relazioni nel complesso positive.
Molti studi vanno ancora fatti in questa direzione, dato che le variabili in gioco sono molte e le ipotesi sono difficili da dimostrare.
Le emozioni influiscono sul nostro stato di salute
È già certamente dimostrato quanto l’ansia, lo stress, la depressione siano fattori predisponenti a patologie dermatologiche, cardiologiche e soprattutto immunologiche. E se pensiamo alla correlazione che esiste tra il sistema immunologico ed endocrinologo, il passaggio ad alcune patologie oncologiche è breve.
Tutti questi studi sono racchiusi in una branca denominata PNEI (psico-neuro-endocrino-immunologia), la quale studia le relazioni chimiche che intercorrono tra le emozioni e i nostri sistemi neurologico, endocrino e immunologico. Le emozioni determinano una cascata chimica che va ad influenzare il buon funzionamento dei nostri organi.
Le conclusioni sono a questo punto logiche e scontate: più buone emozioni viviamo, più la nostra salute ne giova. Emozioni negative ci fanno ammalare.
Relazioni tossiche causano perdita della salute
Il mondo emotivo è dato dalle relazioni: con la famiglia in primis, poi con il mondo dei pari, fino ai vari contesti scolastici, lavorativi ecc. Le emozioni che scaturiscono da sane relazioni sono linfa per il nostro benessere, relazioni tossiche ci fanno ammalare minando la nostra salute fisica e psichica. A questo punto sarebbe proprio un cattivo stato di salute psicofisico a farci comprendere che viviamo una relazione tossica. Proprio quando ci si accorge che qualcosa non funziona in termini di serenità, di assenza di ansia e stress, fino a vere e proprie manifestazioni di malattie quando siamo in relazione con qualcuno, dobbiamo comprendere che viviamo una relazione tossica per noi e che dunque dobbiamo correre ai ripari, dobbiamo riflettere e focalizzare la nostra attenzione su noi stessi, sulla nostra salute.
Come affrontare le relazioni tossiche
Analizzare il proprio stato di salute non vuol dire solo andare dal medico di famiglia e sottoporsi a numerosi esami diagnostici e strumentali. Il proprio stato di salute si analizza a partire dall’ascolto di sé stessi: guardarsi e sentirsi, in assenza di filtri, da soli e in mezzo agli altri. Riconoscere le proprie emozioni, analizzarle e gestirle è la chiave per riconoscere le nostre relazioni. Se viviamo una relazione per noi tossica e non vogliamo correre il rischio di compromettere la nostra salute irreparabilmente è necessario interrompere la relazione oppure lavorare affinché questa possa cambiare e trasformarsi in una relazione positiva e benefica. Quando questo diventa un compito difficile è opportuno rivolgersi a psicologi o terapeuti che possano aiutare a trovare la chiave giusta per uscire dalla spirale tossica in cui si è avvolti.
Essere in salute è una scelta oltre che un diritto, scegliere con chi essere felice è una scelta di amore e di responsabilità verso sé stessi.
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Tea Fabiana – Psicoterapeuta