Nel 1992, il 19 luglio, moriva Paolo Borsellino, in un avvenimento destinato a cambiare per sempre la storia della nostra terra. In un periodo di grandissima tensione sociale e politica, l’efferato omicidio di un secondo giudice, a poche settimane dall’uccisione di Giovanni Falcone, era un colpo troppo difficile da mandare giù. Così, anziché voltare la testa tirare dritto, dimenticando, il giovane popolo siciliano del 1992 ha sentito per la prima volta quell’irrefrenabile voglia di cambiamento che ancora oggi anima i cuori di coloro che vogliono ancora crederci e che lottano tutti i giorni per migliorare la realtà che li circonda. Per tutti questi uomini e queste donne, purtroppo, la guerra si prospetta ancora lunga e dispendiosa, tuttavia, finché lo spirito di Paolo Borsellino albergherà in quei cuori, questi odierni e futuri guerrieri saranno invulnerabili e sempre più numerosi, forti della consapevolezza che tale guerra non si può non vincere.
Allora queste parole sono dedicate a tutte queste persone che nonostante tutto combattono, che si aggregano e si associano per essere più forti, a questi che non abbassano lo sguardo e che si ostinano per ottenere anche una minuscola vittoria, a questi che invece di stare zitti hanno deciso di parlare, e parlare forte, per farsi sentire e fare “scruscio”, non come quello del tritolo che 24 anni fa fece morire un uomo e nascere un simbolo, ma uno scruscio buono, pieno di informazione e aperto a tutti, perché tutti devono apprendere e sapere, fino al giorno in cui la cultura prevarrà sull’ignoranza, il fertile terreno delle ingiustizie.
Grazie a Falcone, Borsellino e a tutti gli altri che hanno dato e continuano a dare la propria vita per questa meravigliosa terra, oggi possiamo proclamarci fieri della nostra sicilianità, e possiamo rimanere uniti nella consapevolezza che solo noi abbiamo il potere di rendere giustizia alla bellezza che questa nostra terra unica merita da tempo.
Anche quest’anno, Palermo ricorda le vittime della strage di via D’Amelio, con tre giorni interamente dedicati a eventi e iniziative, organizzati dall’associazione Agende Rosse in collaborazione con il Centro Studi Paolo Borsellino, l’Agesci, la CGIL Sicilia, il SIAP e con il patrocinio del Comune di Palermo.
Samuele Schirò
Parole che toccano il cuore e ci spingono a credere che le nuove generazioni, a partire dai nostri figli, contribuiranno a cambiare il volto alla nostra città e speriamo anche alla nostra Italia.
Un articolo meraviglioso per ricordare un grande duomo. Nessuno al mondo potrà mai toglierci la voglia di combattere per il bene della nostra terra. Ciao Paolo.
Bellissime parole. Bravo sig. Schiro’.
Bellissimo articolo!