Dal primo luglio entrerà in vigore il decreto di monsignor Corrado Lorefice, che ‘cancella’ le figure del padrino e della madrina nel battesimo e nella cresima.
La scelta di padrini e madrine per battezzandi e cresimandi di fatto viene sospesa “ad experimentum” per tre anni: “nel corso del tempo – si legge nel decreto arcivescovile – convenzioni sociali e abitudini consolidatesi hanno compromesso l’autentico significato di questo ufficio esercitato a nome e per mandato della Chiesa. Confuso spesso con relazioni di parentela, se non addirittura con legami ambigui, e relegato, il più delle volte, al solo momento rituale, ha perso l’originario significato di accompagnamento nella vita cristiana del battezzato e del cresimato, riducendosi a semplice ‘orpello coreografico’ in una cerimonia religiosa”.