Tra le storie più affascinanti che riguardano la Sicilia antica, va sicuramente ricordata quella dei Galeoti, un’antichissima stirpe vissuta sull’isola in epoca greca, ai quali erano attribuiti poteri sovrannaturali.
Il più importante? Sapevano prevedere il futuro!
Scopriamo di più su queste figure misteriose.
Origine dei Galeoti
In epoca antica erano molte le civiltà che facevano affidamento su riti e credenze legate al mondo della magia e del sovrannaturale. Tali credenze, che spesso sfociavano in veri e propri culti religiosi, trovavano rappresentanza in alcune figure che ne incarnavano i valori ed il potere.
Questo dovevano essere i Galeoti, una stirpe vissuta nella Sicilia greca, se non addirittura prima, che secondo il popolo aveva il potere di fare da ponte tra l’umano e il divino, riuscendo addirittura a prevedere il futuro.
Ma chi erano i Galeoti? E da dove venivano?
Sebbene siano pochissime le fonti, e dunque le certezze relative ad un’epoca così distante dalla nostra, pare che questi fossero una stirpe di sacerdoti, adoratori della dea Iblea, originari forse dall’Asia Minore.
Secondo la mitologia, discenderebbero dal figlio del dio Apollo, Galeote. Quest’ultimo, seguendo una profezia dell’Oracolo di Dodona, sarebbe giunto proprio in Sicilia seguendo il volo di un’aquila, per fare dono della preveggenza alle popolazioni locali.
Secondo un’altra fonte invece il loro nome deriverebbe dal termine γαλεώτης, ovvero “lucertola”, visto che i misteriosi indovini si servivano proprio di questi piccoli rettili per fare le loro previsioni, poiché erano considerati animali divini.
In realtà non si sa se i Galeoti siano giunti in Sicilia nel periodo greco, o se invece non fossero delle figure già esistenti nelle società precedenti, come i Siculi, i Sicani e gli Elimi, è però chiaro come nella cultura greca si facesse affidamento sull’interpretazione dei segni divini, basti pensare al famoso Oracolo di Delfi.
Il loro ruolo nella società in Sicilia
Qualunque fosse la loro origine, sembra invece evidente la loro importanza nella società. Le profezie dei Galeoti spaziavano dalle previsioni di eventi climatici alle visioni di conflitti futuri. Gli antichi abitanti della Sicilia si rivolgevano a loro per ricevere consigli e per comprendere il volere degli dei. In particolare, i Galeoti erano consultati per le decisioni di grande rilevanza, come l’inizio di una guerra o il trasferimento di popolazioni.
Nella tradizione, si dice che essi possedessero una capacità sovrannaturale di interpretare i segni naturali e di entrare in contatto con il mondo degli spiriti o delle divinità, usando formule magiche e riti complessi per accedere a questo sapere ultraterreno.
Gli storici affermano che i Galeoti risiedessero in un grande tempio situato nella città di Ibla Galeotide, di cui ancora oggi non si conosce l’esatta collocazione. La leggenda vuole che tale tempio pullulasse di lucertole, che i sacerdoti curavano e nutrivano.
Attorno a loro vi era comunque un’aura di mistero e di paura. Si dice che il popolo evitasse di incrociare il loro sguardo per timore di ricevere un presagio di sventura. Si diceva anche che i Galeoti non fossero umani ma delle semidivinità, tanto da non avere bisogno di mangiare, bere o soddisfare alcun istinto.
Conclusione
Purtroppo la figura dei Galeoti ci è giunta in forma frammentaria e poco accurata. Le notizie che abbiamo sul loro conto provengono più che altro da ipotesi e superstizioni, riportate da vari autori nel corso dei secoli.
Non sappiamo dunque se queste figure avessero un ruolo positivo, al servizio della società nella previsione di carestie, guerre e terremoti, oppure dei personaggi dall’aura malvagia, che minacciava sventure e maledizioni a chiunque non li riverisse.
Qualunque sia la verità, ci resta il racconto di questi personaggi avvolti nel mistero e dell’importanza che ricoprivano nella nostra Sicilia.
Fonti: Treccani.it – Galeoti e Ibla Galeotide
Wikipedia.org – Galeoti
E. Ciaceri: Culti e Miti nella Storia dell’antica Sicilia