Delle malattie trasmesse sessualmente, purtroppo se ne sa abbastanza poco nel senso che non se ne parla proprio. Ma invece esistono eccome! Ecco delle semplici indicazioni sul come evitare di incorrervi con delle semplici informazioni.
La sifilide
Una volta, lo spauracchio era la sifilide, una parola che a solo sentirla, ai nostri nonni, faceva già paura. È una infezione batterica (Treponema pallidum è il batterio responsabile) trasmessa prevalentemente per via genitale o anche con rapporti orali e procura non pochi danni: da lesioni e ulcerazioni (non solo lì!) a patologie anche gravi e anche a distanza di parecchi anni che se non curate potrebbero causare perfino la morte! (8-50% dei casi). Tra l’altro è una malattia che può essere trasmessa al nascituro procurandogli problemi talvolta anche seri.
Oggi la sifilide nei paesi occidentali è regredita anche grazie all’uso degli antibiotici, ma è ancora presente in forma massiccia nei paesi in via di sviluppo (12 milioni di persone infette nel 1999!). Quello che una volta era la sifilide, oggi si chiama AIDS ma le due infezioni vanno spesso di pari passo. Quindi occhio!
Altre malattie a trasmissione sessuale
Ora, al di là di queste temibili malattie, esistono tutta una serie di infezioni virali, batteriche, da funghi e protozoi più subdole, che causano infezioni apparentemente innocenti ma che se ignorate o mal curate potrebbero predisporre a complicazioni più gravi.
Dei 340 milioni di nuove infezioni che si registrano ogni anno, oltre all’AIDS (dati OMS), 111 milioni riguardano gli adolescenti e particolarmente le donne, che sono maggiormente esposte a causa della conformazione fisica, e spesso ne pagano le conseguenze più gravi. Infatti se l’agente infettivo risale lungo l’apparato genitale coinvolgendo gli organi riproduttivi, potrebbe essere causa di fibrosi, occlusione delle tube, sterilità temporanea o permanente, e non solo.
Il guaio è che spessissimo queste malattie non danno una sintomatologia immediata, per cui “lavorano” dentro di noi e nel frattempo si trasmettono ai nostri ignari partner. Per questo è importantissima la prevenzione, specialmente fra i giovani, fra i quali, a causa dell’aumentata promiscuità, è più facile incappare in situazioni sessualmente a rischio.
Come avviene il contagio delle malattie trasmesse sessualmente?
Non è una domanda oziosa. Perché c’è sempre tanta confusione sul come e quali pratiche sessuali sono da considerarsi a rischio. Il contagio avviene durante rapporti sessuali di varia natura, compresi baci e rapporti orali. La modalità è per contatto diretto con liquidi, secrezioni infetti e sangue perduto da piccole lesioni superficiali. Dopo il contagio, alcune malattie veneree rimangono a lungo asintomatiche, impiegando molto tempo per produrre i primi segni come l’infezione sostenuta dai papilloma virus, altre, invece, hanno un periodo di incubazione più breve.
Segni e sintomi di avvenuta infezione
Le manifestazioni iniziali appaiono generalmente in modo aspecifico. Possono presentarsi con perdite, sanguinamenti vaginali al di fuori delle mestruazioni, dolore o bruciore durante la minzione, fastidio durante i rapporti sessuali, prurito e bruciore agli organi genitali. Per contrarle basta anche un solo rapporto sessuale con una persona infetta. Generalmente, se il rischio viene riconosciuto e si attuano cure opportune e tempestive, queste malattie sono in larga parte curabili. La prevenzione è quindi fondamentale.
Cosa fare per prevenire possibili contagi?
La prima cosa, evidentemente, è quella di evitare assolutamente rapporti occasionali, soprattutto con persone che non si conoscono o si conoscono solo superficialmente. In secondo luogo utilizzare il preservativo sempre nei rapporti occasionali, specialmente con persone potenzialmente a rischio. Attenzione, i metodi anticoncezionali sono assolutamente inefficaci per proteggersi dal contagio!
Se poi l’infezione a trasmissione sessuale, riguarda la coppia, allora diventa necessario intraprendere un trattamento specifico da parte di entrambi i partner, anche se l’altro non presenta alcun disturbo, per evitare la reinfezione con il cosiddetto effetto a ping-pong.
In conclusione
Occhio con chi andiamo a letto e se nutriamo un qualsiasi dubbio, sospetto o sintomo, informate il vostro partner e consultate entrambi un medico specialista.
Se hai avuto un comportamento sessuale a rischio, contatti con persone ammalate per queste patologie, o avverti una sintomatologia riferita a malattie a trasmissione sessuale a esistono Ambulatori specifici che si occupano di queste problematiche. Non esitare a contattarli.
fonti: www.nellattesa.it
www. wikipedia.it