Ti sei svegliato ed hai notato una piccolo rigonfiamento sulla palpebra o una piccola tumefazione all’esterno che corrisponde a puntina all’interno della rima palpebrale? Nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di Calazio o di Orzaiolo, niente di preoccupante: sono due disturbi dell’occhio molto simili come manifestazione ma completamente diversi come patologie.
Differenza tra calazio ed orzaiolo
Distinguere un Calazio da un Orzaiolo non è per niente facile: entrambi iniziano con dolore o bruciore dell’occhio, gonfiore e rossore tipici di ogni infiammazione. Col passare dei giorni, però, il calazio tende a diventare come un piccolo nodulo che non fa male, mentre l’orzaiolo continua ad essere dolente. Il motivo è molto semplice: il calazio è dovuto alla chiusura di una ghiandola della palpebra, che provoca una piccolissima cisti sebacea (lipogranuloma), mentre l’orzaiolo è una infezione batterica di una ghiandola sebacea alla radice delle ciglia.
Entrambi possono localizzarsi internamente o esternamente nella palpebra anche se l’orzaiolo nella maggior parte dei casi si forma nella parte esterna della palpebra, più spesso appunto tra le ciglia.
In caso di sospetto orzaiolo bisogna tenere conto che essendo un processo infettivo potrebbe essere contagioso, per cui è bene differenziare l’uso delle tovaglie per asciugare il viso per non trasmettere i batteri ad altri familiari.
Rigonfiamento sulla palpebra: i sintomi
I sintomi inizialmente sono piuttosto simili con tumefazione della palpebra, bruciore, lacrimazione, fotofobia (sensibilità alla luce), senso di corpo estraneo e a volte visione sfocata. In casi più rari l’occhio può rimanere quasi chiuso a causa della tumefazione.
Dopo qualche giorno, nel caso del calazio il dolore cessa e rimane la piccola massa non dolente (a meno che non sia sulla superficie interna della palpebra nel qual caso lo sfregamento con la cornea può recare un ulteriore disturbo). Dopo un paio di settimane o poco più la cisti si svuota e viene riassorbita senza lasciare residui.
In caso di orzaiolo, invece, essendo una infezione, dopo i primi giorni, compare la pustola biancastra sulla rima palpebrale, di solito tra le ciglia, il dolore pungente rimane e solo la fuoriuscita del pus provoca un rapido sollievo ed avvia la guarigione.
Nei casi più gravi, anche se è raro, possono presentarsi i segni generali dell’infezione con brividi e febbre.
Diagnosi e cura del calazio e orzaiolo
La diagnosi differenziale tra calazio e orzaiolo, come abbiamo visto, è clinica, cioè determinata dai sintomi, dalla localizzazione e dall’andamento della tumefazione. Dunque è possibile aspettare l’evoluzione della sintomatologia per orientarsi meglio.
In entrambi i casi, la guarigione è spontanea in un paio di settimane. Può essere favorita praticando impacchi di acqua calda nell’occhio interessato. Per gli impacchi si può usare acqua tiepida, infusi di camomilla o di the verde, da ripetere diverse volte al giorno, dopo avere lavato accuratamente le mani. Il senso è favorire l’apertura della papula e l’espulsione del materiale dal suo interno: non provate in alcun modo a schiacciare manualmente la puntina!!
Per tutto il periodo in cui il calazio o l’orzaiolo sono presenti è opportuno evitare di truccare gli occhi e preferire gli occhiali alle lenti a contatto.
Se dopo alcuni giorni i sintomi persistono o addirittura peggiorano, allora è meglio recarsi da un oculista e seguire le sue indicazioni anche per escludere altre patologie più gravi con manifestazioni iniziali simili. Sarà compito dello specialista oculista fare una diagnosi differenziale ed eventualmente prescrivere una terapia antibiotica o eseguire un drenaggio chirurgico.
Dott. Gregoriio Lo Giudice – Oculista – Palermo
Per approfondire vedi – Calazio e orzaiolo – Disturbi oculari – in MSDmanuals.com