Oratorio delle Dame del Giardinello

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L’Oratorio delle Dame del Giardinello è un edificio religioso appartenente all’omonima congregazione religiosa e situato a Palermo, nel quartiere dell’Albergheria.

La congregazione

La fondazione della Nobile Congregazione Segreta delle Dame sotto il titolo dell’Aspettazione del Parto della Vergine sembra risalire probabilmente agli ultimi anni del XVI secolo, o secondo quanto riporta il Mongitore nella sua opera intitolata “Palermo divota di Maria” al 1608. Alcuni secoli dopo, nel 1733, fu riformata da donna Eleonora Ruffo e Oneto principessa di S. Lorenzo. Facevano parte di essa nobildonne  della migliore aristocrazia palermitana dell’epoca, che si riunivano ogni venerdì per le pratiche di culto, sotto l’assistenza di un ecclesiastico ( tradizionalmente un Gesuita).
La Congregazione sorse con lo scopo lodevole di assistere le partorienti di umili condizioni del quartiere Albergheria.

A Natale e a Pasqua, per l’appunto, venivano distribuiti alle puerpere i canestri che comprendevano un corredino completo per il neonato realizzato a mano dalle consorelle, una tradizione che ancora oggi continua, ai quali le dame si sono sempre dedicate con tanto amore, impegno e maestria. La Congregazione era retta da una Preside o Superiora eletta ogni anno tra le consorelle, ed era coadiuvata da due congiunte; una detta di “man destra” e l’altra di “man sinistra”.

Quando la corte borbonica di Napoli per sfuggire alle truppe napoleoniche si rifugia a Palermo il titolo di Preside viene assegnato addirittura alla regina Maria Carolina: da allora fino alla fine della monarchia saranno le regnanti in carica ad avvicendarsi nella prestigiosa carica, tra cui  la regina Maria Adelaide D’Asburgo-Lorena, la regina Margherita di Savoia e la Regina Elena Petrovich del Montenegro. Oltre ai venerdì le Dame si riunivano una volta al mese per meditarvi la “buona morte”, per pregare per le partorienti e per le consorelle defunte, non che in Quaresima per gli esercizi spirituali, e nella novena di Natale.

Oggi la Congregazione, sempre formata da sole donne, continua nelle opere di beneficienza e di assistenza sociale prestando un aiuto tangibile agli indigenti del quartiere, in modo particolare alle giovani donne e neo mamme in situazioni di disagio sociale ed economico: e non solo italiane, ma anche donne immigrate da paesi extra-comunitari.

L’Oratorio

Immagine interna della Cappella delle Dame di Palermo PdV

Un monumento di eccezionale valore artistico, edificato all’epoca della fondazione della Congregazione, quindi a cavallo tra la fine del Cinquecento e gli inizi del secolo successivo.
L’ impianto è quello canonico degli oratori palermitani con antioratorio, aula e presbiterio rettangolare, comprende raffinate decorazioni a stucco, stupendi affreschi e decorazioni parietali, oltre a magnifiche opere pittoriche,  eleganti e finssimii arredi lignei ad intarsio e preziose suppellettili di diverse epoche. Vi si accede dalla via Ponticello attraverso un vecchio portone in legno incorniciato da un elegante portale barocco in pietra di Billiemi, sormontato da un medaglione in marmo bianco in cui è inciso il monogramma mariano.

L’ingresso immette in un corridoietto lungo le cui pareti corrono due panche lignee (tipiche degli oratori) cui fa seguito una sorta di galleria porticata su cui si affacciano, sulla destra le finestre del salone della congregazione e, a sinistra, il caratteristico “giardinello” (da cui prese il nome la Congregazione), da qui si accede alla bella Sacrestia e alla magnifica Cappella oratoriale. La “Cappella delle Dame” (che è stato dichiarato monumento nazionale), magnificamente adornata con affreschi eseguiti da Antonino Grano intorno al secondo decennio del XVIII secolo, presenta al centro della volta il “trionfo della Vergine” contorniato da sei storie dell’infanzia di Gesù. Nelle pareti dove campeggiano finte architetture e finti rilievi a stucco si trova un ciclo pittorico che rappresenta i “Misteri“, sempre della bottega del Grano, racchiusi in magnifiche cornici scolpite e dorate di magistrale fattura.
La parete presbiterale è dipinta a “trompe l’oeil”, con la simulazione dello sfondo con finte architetture che disegnano un deambulatorio che comprende due statue dipinte di S. Pietro (a sinistra ) e S.Paolo (a destra). L’altare barocco con inserti a marmo mischio, è arredato con una selva di candelieri e vasetti con fiori d’argento, com’era usuale nei tempi passati. Sopra l’altare si venera una tela raffigurante la “Madonna del Parto” di anonimo pittore siciliano del Settecento, racchiusa da una splendida cornice a motivi “fitomorfi” dorata dei primi anni di quel secolo.

Addossato alla parete di controfacciata si trova lo stallo ligneo intarsiato della presidenza con magnifico tavolo intagliato dove stà un bel Crocifisso settecentesco, sormontato in alto da una tela rettangolare che raffigura “L’ultima cena”. Particolare interessante, tra le opere custodite nell’oratorio vi è una copia seicentesca su tela dello “Spasimo di Sicilia” di Raffaello, il noto dipinto un tempo nella chiesa omonima palermitana ed oggi al museo del Prado di Madrid. Nel corso dei secoli l’oratorio è stato interessato da diversi interventi di restauro, nel 1873, come si evince da una piccola targa marmorea murata nell’intradosso del muro della porta d’ingresso dell’aula, la allora presidente donna Bianca Lucchesi Palli duchessa di Monteleone si adoperò per far restaurare l’oratorio arricchendolo con nuove ornamentazioni e raffinati pavimenti maiolicati.


Altri interventi (sempre  a carico delle congregate che si sono più volte autotassate), vennero effettuati nel 1957 per riparare i danni dei bombardamenti americani della seconda guerra mondiale, e più recentemente nel 1985 un ulteriore intervento di straordinaria manutenzione e di restauro si è reso necessario a seguito di infiltrazioni di acqua dalla copertura del tetto della Cappella che hanno purtroppo rovinato in parte alcuni affreschi. Oggi l’oratorio grazie all’impegno delle consorelle che ne curano la tutela, si presenta in discreto stato di conservazione, ma l’aula necessita di alcuni interventi di restauro, soprattutto sulle pitture parietali leggermente danneggiate dall’umidità.

Interno delle sala, Oratorio delle Dame del Giardinello

L’edificio è visitabile solo una domenica al mese quando è possibile assistere alla Santa Messa, in occasione della festa della Madonna del Parto, il 18 di dicembre, quando viene celebrata in gran pompa la messa in presenza del vescovo, ed in alcune particolari occasioni.

Nicola Stanzione

Oratorio delle Dame
Via del Ponticello,39

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Immagini da palermodavedere.it

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Nicola Stanzione
Nicola Stanzione
Innamorato di Palermo ed esperto dei suoi palazzi storici, monumenti, usi, costumi e tradizioni

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