Entrando da Porta Carini, una delle tre porte che si aprivano sul lato settentrionale della città antica, dovrete fare solo pochi passi sotto i tendoni colorati e le bancarelle di venditori ambulanti del mercato del Capo, e scoprirete un autentico gioiello del barocco fiorito palermitano, la Chiesa dell’Immacolata Concezione.
L’austera e sobria facciata della chiesa, ispirata ai caratteri del primo barocco romano, non lascia immaginare il miracolo dell’interna magnificenza.
Preparatevi a stupirvi, visitatori che entrate in questa chiesa, qui lo sbalordimento supererà le più ardite immaginazioni. Allo stupore del visitatore si offre una spettacolare visione di marmi mischi, di stucchi, di pitture, di ferri forgiati e dorati, di statue e di colonne tortili in marmo rosso, che catturerà il vostro sguardo e desterà la vostra ammirazione. Al primo impatto sarete sopraffatti da tanta meraviglia, dal fasto raffinato del suo insieme e dei singoli capolavori d’arte, che portano le firme di insigni artisti. Un vero trionfo del barocco raccontato con linguaggio enfatico, immagine di un’epoca, quella della Controriforma, che trovò anche espressione nella fondazione di fastosi edifici religiosi, rappresentazione stessa del potere ecclesiale.
La chiesa
La Chiesa dell’Immacolata Concezione al Capo, fu costruita tra il 1604 e il 1612 su progetto dell’architetto Orazio Lo Nobile, e in origine era annessa all’omonimo monastero benedettino, edificato nel 1576 dalla nobildonna Laura Imbarbara, moglie di don Sigismondo Ventimiglia (il suo sarcofago funerario è ancora conservato all’interno della chiesa).
”Donna Laura Imbarbara fece donazione al novello monastero del suo palazzo e casa grande, ed estensione d’altre case in più corpi, con due giardini, cortili, terre ed altre case al pianterreno…”. Così scrive il Di Giovanni nei primi decenni del seicento. Il monastero nel 1932 venne demolito assieme al Bastione d’Aragona per fare posto all’odierno Palazzo di Giustizia. Ciò che rimaneva fu distrutto nel corso dei bombardamenti aerei del 1943.
La realizzazione della chiesa della Concezione, richiese più di 140 anni di lavori e la ragguardevole spesa di 80.000 scudi d’oro (una vera follia). I lavori si ultimarono soltanto nel 1740 con la decorazione a fresco del soffitto affidata a Olivio Sozzi.
L’architettura

L’edificio religioso è a pianta rettangolare ad unica navata, all’ingresso si trova il magnifico coro, sostenuto da quattro colonne binate opera di Giacomo Amato e Gaetano Lazzara.
Ma tutto l’apparato decorativo della chiesa ruota attorno all’altare maggiore, sovrastato dalla grande tela della “Immacolata Concezione” del 1637 opera del grande pittore monrealese Pietro Novelli, che, per valorizzare la sua opera, realizzò anche il cupolino ottagonale tutto a stucco che copre il vano presbiterale.
Le pareti laterali mostrano fastose decorazioni marmoree che ricoprono interamente l’interno, e bellissime cappelle che si caratterizzano per lo straordinario connubio tra architettura e decorazione. Da ammirare i quattro paliotti ad intarsio marmoreo policromo di inimitabile effetto scenografico, raffinate opere di oreficeria marmorea la cui realizzazione si deve a geniali artisti siciliani con l’utilizzo di pietre dure, agate, lapislazzuli e vetri colorati veneti. Vittorio Amedeo di Savoia, re di Sicilia anche se solo per pochi anni, s’innamorò di questi incantevoli paliotti al punto di ordinarne due da mandare a Torino: chissà che fine hanno fatto.
Nell’andar via non trascurate però di abbassare gli occhi, potrete godere del pregevole pavimento della chiesa, tutto a marmi policromi commessi che formano un unico, raffinato e coloratissimo disegno geometrico. Preferisco non aggiungere altro, nella descrizione di questo luogo sacro, che ritengo sia meglio andare a vedere, così potrete assaporarlo con calma, lasciando che i vostri sensi facciano il resto.
Uscendo vi troverete in mezzo a un gran numero di botteghe, di banchi di frutta, di venditori di pesce e di mercanzie d’ogni genere che “abbanniano”, in netto contrasto con la fantasmagorica parata di oro e di marmi preziosi che avete appena ammirato nella chiesa della Concezione. Non abbiate fretta di andare via, godetevi questa atmosfera immergendovi tra la folla: in fondo anche questa è “arte”.
Nicola Stanzione
ORARI DI VISITA
Lunedì | Martedì | Giovedì | Venerdì | Sabato | 9.00 – 17.00
Mercoledì | Domenica | 9.00 – 13.00
Info e contatti : info.immacolataconcezione@gmail.com
Chiesa dell’Immacolata Concezione al Capo
Tel: 091328430