Ad est dell’aeroporto di Boccadifalco, ai piedi della “conigliera”così conosciuta dai palermitani, sotto la via Umberto Maddalena, sorgono le Sorgenti del Gabriele dall’arabo Garbel o Garbellei che significa Grotta irrigante, un tesoro sotterraneo, oggi gestito dall’Amap e che incanta chiunque ci entri dentro.
Dove si trovano
Alle sorgenti si arriva da via Villa Nave o da via Riserva Reale ma purtroppo la visita è consentita solo durante eventi speciali ed organizzati, come per “Le vie dei tesori”, per ” Palermo apre le porte” ecc…
Il sito del Gabriele è in realtà costituito da quattro sorgenti denominate Cuba, Gabrielotto, Campofranco e Nixio. L’alimentazione della falda proviene dal massiccio Sagana-Monte Cuccio.
Le sorgenti
Arrivati alle Sorgenti, dopo aver passato dei bianchi edifici, nel bel mezzo di una vegetazione mediterranea, ci si ritrova all’ingresso di un luogo dove si viene invitati a scendere una scala ripida che porta ad un ambiente davvero particolare e suggestivo illuminato artificialmente.
Un luogo coperto da volte di mattoni, caratterizzato da una piacevole frescura e dal fruscio delle acque che sgorgando dalle rocce si insinuano tra le pietre formando una sorta di laghetto.
L’acqua si intrufola in cunicoli che passano sotto archi regalando al visitatore uno scenario davvero unico e particolare, un antico “tempio dell’acqua”, che fino ad oggi rifornisce l’acquedotto palermitano.
Armati di stivali e caschi e scendendo un’altra scala a pioli si può accedere al canale del Gabriellotto. Qui l’acqua è alta trenta centimetri e conduce ad un bivio percorribile solo per mezzo di torce e dove si possono vedere i muri di mattoni costruiti per salvaguardare la purezza delle acque.
In fondo al cunicolo i mattoni sono interrotti da una parete di roccia con dei buchi causati probabilmente da candelotti di dinamite che in passato qualcuno avrebbe usato per abbattere lo sbarramento naturale, senza riuscirci.
Dopo pochi metri è impossibile continuare il giro, l’acqua diventerebbe troppo alta per consentirne il passaggio. La visita però continua, questa volta, ripartendo dall’ingresso.
Attraversando dei stretti cunicoli, possiamo arrivare alla fonte Cuba dove possiamo vedere l’acqua che affiora dalle rocce, lo spettacolo a cui assistiamo è assolutamente incredibile. Proseguendo il giro, si arriva alla sorgente Gabriele e la passeggiata è finita.
Anche la fonte Nixio è visitabile, qui l’acqua è più bassa, cristallina e affiora dal fondo formando
bolle d’aria che formano cerchi concentrici e riflessi cristallini. Qui è proprio finita questa splendida ed incantevole visita nel sottosuolo palermitano.
La storia
I primi scritti sulla Sorgente del Gabriele, che prima era a cielo aperto, in mezzo ad una folta vegetazione, risalgono ai primi del 700, anche il Villabianca la cita nei suoi quaderni dove si evince che oltre per uso domestico, l’acqua di questa fonte alimentava i mulini della città e i bacini artificiali della Zisa e della Cuba. Altre fonti storiche siciliane ne fanno spesso menzione. Rosario La Duca cita di questi mulini che sfruttavano le acque del Gabriele per macinare granaglie e che si trovavano nell’attuale zona della Zisa.
Come abbiamo già detto le fonti erano un tempo a cielo aperto, la popolazione che vi abitava vicino la usava per lavare i panni e come ben possiamo comprendere l’acqua si sporcava divenendo insalubre e non più raccomandata per uso alimentare nonostante fosse una sorgente di acqua limpidissima, fu per questo che per tutelare la salute della cittadinanza il sito venne circondato da mura e ricoperto divenendo il sito che oggi possiamo ammirare.
Nel 1771 vennero iniziati i primi lavori di costruzione dei muri fatti con grandi conci di tufo. Probabilmente i lavori continuarono in un altro periodo, ce lo indicano i conci di tufo più piccoli utilizzati in un altro momento.
Fonte: Maria Di Piazza “Palermo città d’acqua” Aspetti Storici e Naturalistici dell’acquedotto, Palermo 2008
Salve. Come si fa a prenotare la visita per domani 16 settembre?
Buonasera Vania. Le sorgenti del Gabriele non sono visitabili al di fuori di eventi particolari come ad esempio le “Vie dei Tesori” o “Palermo apre le Porte”.
Se avrai un po’ di pazienza, la manifestazione delle “Vie dei Tesori” sarà a breve.