Se le coste rappresentano, per molti turisti, la ragione principale per visitare Palermo in estate, la città siciliana ha molto altro da offrire, a partire dalla ricca tradizione storico-architettonica, fino a una cucina celebre in tutto il mondo. Ecco per quale motivo sono in molti a raggiungere la località anche dopo che la stagione estiva giunge a conclusione. Anche solo passeggiando tra i vicoli si potranno scoprire degli angoli suggestivi. Un weekend in autunno consentirà – perché no – di dedicarsi a un tour enogastronomico senza essere costretti a fronteggiare la folla tipica dei mesi estivi.
Le principali attrazioni di carattere storico-architettonico
Imperdibili, nel periodo autunnale sono i siti della Palermo Arabo-Normanna, inseriti nella lista dei Patrimoni Mondiali dell’Umanità dall’UNESCO. La visita potrà avere inizio da Piazza Bellini, che ha nella Chiesa della Martorana (o Chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio) la sua meta più ambita. Assolutamente meritevoli di foto sono la torre adiacente all’edificio, realizzata in stile islamico, e i mosaici bizantini presenti all’interno della chiesa, che ne ricoprono una buona porzione. Sicuramente degna di nota è la Chiesa di San Cataldo, opera islamica edificata seguendo lo stile romanico-occidentale. A caratterizzarla sono le linee geometriche della struttura e la cupola rossa. Arrivando in Piazza Pretoria ai turisti viene data l’occasione di ammirare la fontana che porta lo stesso nome. Ma è la Cattedrale di Palermo l’attrazione più nota. Una sua visita completa include sia l’accesso alla cripta sia a quello ai sotterranei e al Tesoro. La vera protagonista è la Corona dell’imperatrice del Sacro Romano Impero, Costanza d’Aragona. La Cattedrale ospita anche una cappella dedicata a Padre Puglisi, celebre prete antimafia, assieme alla tomba di Federico II.
Lo splendido foliage, dal bosco di Ficuzza a Portella Colla
Gli appassionati della natura che scelgono di visitare la Sicilia in autunno, possono facilmente arrivare a Palermo con i vari collegamenti ferroviari di Trenitalia, avranno l’opportunità di godere dello spettacolo del foliage. Questo fenomeno, nel periodo di riposo vegetativo delle piante, porta le foglie di diverse specie arboree a cadere e ad assumere tonalità inaspettate. Il capoluogo siciliano e i suoi dintorni sono ricchi di castagni, faggi, frassini e querce (in primis le roverelle). Un vero e proprio caleidoscopio di colori che consente di fotografare foglie che vanno dal giallo all’arancio, fino al rosso e al marrone. Dove ammirare questo spettacolo? La prima meta a venire in mente è il , posizionato ai piedi della Rocca Busambra, contraddistinto dalla presenza di castagni e querce decidue. Altrettanto meritevoli di visita sono le regioni delle Madonie situate a un’altitudine superiore a 1400 metri, dove il faggio è l’elemento predominante. Un’opzione non meno interessante è rappresentata da Portella Colla, situata a poca distanza da Piano Battaglia. Da lì si potrà partire alla volta di Piano Cervi e del monte omonimo. bosco della Ficuzza, posizionato ai piedi della Rocca Busambra, contraddistinto dalla presenza di castagni e querce decidue. Altrettanto meritevoli di visita sono le regioni delle Madonie situate a un’altitudine superiore a 1400 metri, dove il faggio è l’elemento predominante. Un’opzione non meno interessante è rappresentata da Portella Colla, situata a poca distanza da Piano Battaglia. Da lì si potrà partire alla volta di Piano Cervi e del monte omonimo.
Tour gastronomico ai mercati antichi
Palermo si presta benissimo, come anticipato, a un tour enogastronomico coi fiocchi. Il patrimonio culinario è davvero immenso, e trova la sua massima espressione nello “street food”. Tra le specialità più richieste, da residenti e visitatori, rientrano le stigghiole, le panelle e il pane “ca’meusa”. Da non perdere sono i mercati storici. Il mercato della Vucciria, risalente al XII secolo, è la meta ideale per gustare dei calamari fritti o il polpo bollito al momento, condito unicamente con succo di limone appena spremuto. È nei pressi del Teatro Massimo, invece, che viene organizzato il Mercato del Capo, splendidamente incastonato tra chiese d’epoca barocca. Qui vengono proposti prodotti culinari come lupini, capperi, alici sott’olio, sarde, cucunci, calamari arrostiti, il già citato pane con la milza e le arancine. Un bicchiere di succo di melograno o una spremuta d’arancia delizieranno gli assetati. Ma il mercato più antico di Palermo è quello di Ballarò, risalente al X secolo, in piena epoca araba, e inserito in un quartiere dove convivono diverse etnie. In questo caso, protagonisti sono ortaggi, frutta, carne e pesce. Chiudendo solo a tardo pomeriggio, permette di consumare un ottimo aperitivo con pane e panelle, crocchette di patate (le “crocchè”) e il “quarame”, una preparazione a base di interiora. Gustosi sono anche i crostini con i ricci.
Chi è già approdato a Palermo potrebbe confermare il detto che recita “più torni a vedere la città, più ti conquisterà”. Ed effettivamente, ogni volta i turisti sono soliti scoprire qualcosa di inedito, che sia un tratto di lungomare oppure un palazzo storico o, ancora, scorci da fotografia emersi da chissà dove. E una vacanza in autunno verrà resa ancora più completa dalla presenza di esposizioni fotografiche, festival di carattere culturale e mostre. Indipendentemente dalle preferenze, nessun turista è destinato a lasciare la città insoddisfatto.