Le farmacie online sono legali in Italia dal 2014, anno in cui il nostro Paese ha recepito un regolamento europeo. Il boom, però, è arrivato sei anni più tardi, con lo scoppio dell’emergenza sanitaria del Covid, che ha di fatto impedito, per diverso tempo, agli utenti di recarsi presso la propria farmacia di fiducia.
A dieci anni da quello che è stato un cambiamento epocale per il nostro Paese, un’indagine, condotta dagli esperti AIFA insieme con alcuni studiosi attivi presso l’Università Cattolica, per la precisione presso il Centro di Ricerca Transcrime.
Il sondaggio, che ha preso in considerazione un campione di circa un migliaio di individui di diverse età, statisticamente rappresentativi della popolazione italiana, è stato condotto con lo scopo di farsi un’idea chiara sul modo in cui i clienti vedono gli e-shop di farmacia e parafarmacia.
Cosa è emerso? Che l’utente medio si approccia a questo mercato, attualmente dominato da grandi nomi come Dr. Max, online shop di farmacia, catena che ha dalla sua parte anche i punti vendita sul territorio, con una grande consapevolezza.
Sette persone su dieci tra quelle incluse nel campione intervistato, sanno che online si possono acquistare farmaci. I medesimi numeri riguardano coloro i quali sono consapevoli che, in rete, si possono comprare solamente farmaci che non richiedono la presentazione di una ricetta.
Nove persone su dieci, rispondendo alle domande del sondaggio hanno dichiarato di aver acquistato, nel corso degli ultimi 12 mesi, almeno una volta in rete un otc, acronimo con il quale sono noti i farmaci da banco, o un sop, altra tipologia di medicinale che non richiede, per l’acquisto, la presentazione di una ricetta medica.
Il record dei clienti anziani
Dal sondaggio in questione è emerso un altro dato degno di interesse. Se si entra nel vivo guardando alle varie fasce di età incluse nel campione, è possibile scoprire come, in media, siano i soggetti anziani i più informati in merito alle caratteristiche e alle potenzialità degli e-commerce di farmacia.
Dati alla mano, nella fascia di età compresa tra i 55 e i 64 anni è maggiore la consapevolezza rispetto al range 18 – 24 anni. Il motivo, secondo gli studiosi che si sono occupati di gestir l’indagine, è da legare al naturale maggior interesse per le tematiche inerenti la salute in chi è avanti con l’età.
Il punto di vista sul quadro normativo
Gli studiosi dell’Università Cattolica e gli esperti AIFA si sono soffermati anche su un altro aspetto di grande importanza quando si parla di farmacie online: il punto di vista sul quadro normativo.
Il 72% del campione ha affermato di essere d’accordo con quello attualmente in vigore che, a differenza di quanto accade in altri Paesi europei, non consente la vendita di farmaci che richiedono la presentazione di una ricetta.
Una percentuale minore, invece, ha affermato di considerare comprensibile il ricorso a canali non legali qualora si dovesse avere difficoltà nel trovare il medicinale di cui si ha necessità.
Il focus sulla convenienza
Il 71% del campione ritiene i farmaci che si possono acquistare sugli e-commerce delle farmacie e delle parafarmacie convenienti. Dato che non sorprende e che riflette la tendenza post fine dell’emergenza sanitaria.
Il boom delle farmacie online è andato avanti, seppur con una crescita non esponenziale come nei primissimi tempi, anche dopo il ritorno alla normalità, trainato da diversi fattori e favorito anche dalla crisi economica.
Tra questi è possibile includere i prezzi più bassi – per i farmaci, si parla, in alcuni casi, del 30% in meno rispetto a quello che si può trovare nel punto vendita – l’ampia gamma di brand tra cui scegliere, la privacy, la possibilità di acquistare con diversi device e in qualsiasi momento della giornata.