È in fase di riordino un prezioso fondo privato di notevole valore storico artistico: l’archivio del Prof. Arch. Salvatore Cardella (Caltanissetta 24/06/1896 – Palermo 15/09/1973), una eccellenza nel panorama culturale nazionale della prima metà del Novecento.
Docente di Composizione Architettonica nella prima facoltà di Architettura siciliana a Palermo nel 1944 e nel biennio di Ingegneria e allievo di Ernesto Basile, Enrico Calandra e Antonio Zanca, del quale fu anche assistente, la sua brillante carriera accademica è affiancata da una ricca produzione architettonica e pittorica e da numerosi scritti sul tema del rinnovamento dell’architettura e sulla ricerca di un nuovo linguaggio espressivo coerente con il mutare della società e della cultura del suo tempo. Consapevole della lezione dei suoi maestri e profondo conoscitore della storia dell’architettura e dell’arte, Cardella ha saputo cogliere gli elementi fondamentali da cui partire per comunicare con un linguaggio nuovo, ma pur sempre “colto”.
I suoi carteggi epistolari con esponenti della cultura italiana del suo tempo (Argan, Piacentini, Samonà…), presenti in archivio, evidenziano il grande fermento culturale nel quale Cardella cerca la nuova via dell’arte e dell’architettura.
La distinzione tra edilizia e architettura che fa nel suo scritto “Il travaglio e la meta della nuova architettura” del 1945 è esemplificativa della sua teorizzazione e della sua visione dell’atto creativo come atto spirituale nel quale, attraverso la materia, si concretizza l’ideale universale ed eterno: “ Se viene ormai concordemente riconosciuto che l’edilizia e l’architettura non sono attività tra loro indipendenti, bisogna tuttavia ribadire che l’architettura non può mai identificarsi con l’edilizia …passando all’opera di architettura bisogna metodicamente porre, accanto ai problemi statici e funzionali, ancora quello spirituale e quello espressivo”.
L’Archivio Cardella si compone di numerosi disegni, schizzi, progetti, dipinti e fotografie, oltre a una ricca produzione di scritti teorici, manoscritti e stampati. Completano il fondo il corposo epistolario e i plastici di alcune sue opere.
Uno dei suoi dipinti più raffinati, “Estremo chiarore” del 1925, menzionato in molte riviste e giornali del tempo, è stato a lungo esposto presso la Galleria d’Arte Moderna “Empedocle Restivo” a Palermo.
Le sue opere architettoniche sono state realizzate a Palermo, Caltanissetta, Enna, Gela, Ragusa e Roma, dove ha edificato la sua casa-studio, sintesi perfetta della suo ideale di architettura.
Arch. Margherita Lo Iacono,
direttore scientifico dell’Archivio Cardella
Didascalie immagini:
- Estremo chiarore, cm. 100×200, olio su tela, 1925, proprietà della Galleria d’Arte Moderna “Empedocle Restivo” di Palermo.
- Casa-studio Cardella, via Gradoli, Roma, anni Sessanta, foto di proprietà dell’Archivio Cardella.
- Salvatore Cardella, foto di proprietà dell’Archivio Cardella
Buongiorno, è possibile visionare queste foto? Sto cercando di risalire all’anno di costruzione delle palazzine I.n.c.i.s. limitrofe in via Boccaccio.
Se fossero visibili sarebbe veramente utile per le mie ricerche.
Grazie anticipatamente, Fabio.
Cell. 3358429103
Sono in possesso di n. 6 foto della clinica Ballati (Caltanissetta) in costruzione anno 1933.E’ possibile avere ulteriori informazioni?