Da quando è scoppiata l’epidemia ci siamo abituati a vedere persone indossare la mascherina medica nella speranza di proteggersi dal COVID-19.
Nell’ambulatorio dove lavoro, in ospedale, se ne vedono di tutti i colori! E lo dico letteralmente! Maschere nere che sono quelle per gli occhi, adattate alla meno peggio per il viso; maschere di stoffa fatte in casa; maschere fatte semplicemente di carta qualsiasi e cucite con la spillatrice; la maggior parte mascherine chirurgiche, molte super professionali acquistate in Rete a qualsiasi prezzo e, non ridete, nei viali ho visto uno indossare una specie di maschera antigas con tanto di filtri!
Se non ci fosse da piangere, verrebbe da ridere. Insomma c’è tanta preoccupazione e di conseguenza tanta confusione.
Ho approfondito l’argomento ed ecco quello che può essere utile sapere.
Le mascherine chirurgiche
La normale maschera chirurgica è in grado di proteggerci? La risposta è no. Non è abbastanza filtrante e soprattutto non è perfettamente aderente. La mascherina chirurgica viene usata dagli operatori sanitari per evitare che goccioline in forma di aerosol uscendo dalla bocca o dal naso veicolino germi potenzialmente infettanti sulle ferite. Ma si tratta prevalentemente di una barriera più che altro meccanica.
In alcuni paesi asiatici, come Giappone, Corea o Cina, non è raro vedere persone che portano maschere chirurgiche in pubblico, ma in genere lo fanno per una specie di rispetto: la indossano quando loro sono raffreddate o influenzate, per non diffondere la malattia. Per quanto l’effetto sia modesto, in qualche modo è utile. Per cui, se tutti portassimo una mascherina che ci isola dagli altri, un minimo effetto di contenimento lo produrrebbe. Da qui, le indicazioni di certuni sulla utilità di portare almeno una mascherina chirurgica.
Quando si è ammalati è d’obbligo non andare in luoghi pubblici e rimanere a casa per arginare i contagi del coronavirus.
Maschere e respiratori con filtri
In commercio esistono maschere specializzate altamente filtranti (definite con sigle FFP1-2-3 e sono le più indicate per la protezione da virus), ma al momento non sono raccomandate per uso pubblico. Intanto per il costo (bisogna tenere conto che dopo qualche ora il filtro si esaurisce e devono essere sostituite) e la difficoltà a reperirle, rendendole meno disponibili a chi ne ha effettivamente bisogno, e infine perché non è facile indossare questo tipo di maschere o tenerle per lunghi periodi.
In alcuni ospedali, prima di fornirle, vengono fatti dei test al personale per verificare se sono idonei ad indossarle, e come adattare correttamente la maschera attorno al naso, alle guance e al mento, assicurando che l’aria non sfiati intorno ai bordi.
Chi dovrebbe indossare la mascherina medica protettiva
Secondo le indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, le persone malate di COVID-19 dovrebbero indossare maschere per ridurre il rischio di infezione per le persone intorno a loro. Ovviamente anche gli operatori sanitari e coloro che “si prendono cura di qualcuno infetto dovrebbero indossare maschere protettive anche nell’ambiente familiare.
E tutti gli altri?
Per il resto della popolazione afflitta dalla paura del contagio si capisce che le indicazioni valgono fino ad un certo punto per cui è bene affidarsi almeno al buonsenso. Intanto restano valide le raccomandazioni generali senza le quali qualunque maschera diventerebbe vana: lavarsi accuratamente le mani con sapone o con disinfettante alcolico; evitare di toccare occhi, naso e bocca; evitare contatti ravvicinati con persone potenzialmente malate e disinfettare oggetti e superfici toccati frequentemente.
Sciarpe o mascherine fai da te di tessuto o altro materiale non garantiscono una protezione adeguata e nel contempo ci possono sottoporre ad un falso senso di sicurezza che può farci allentare la guardia diminuendo pericolosamente la distanza di sicurezza da mantenere rispetto agli altri.
Come indossare la mascherina medica per proteggersi dal coronavirus
- Prima di indossare una maschera, pulire le mani con un detergente a base di alcool o sapone e acqua.
- Coprire la bocca e il naso con la maschera e assicurarsi che non vi siano spazi tra il viso e la maschera.
- Evitare di toccare la maschera mentre la si utilizza; se lo fai, pulisci le mani con un detergente a base di alcool o acqua e sapone.
- Sostituire la maschera con una nuova non appena è umida e non riutilizzare le maschere monouso.
- Per rimuovere la maschera: rimuoverla da dietro (non toccare la parte anteriore della maschera); scartare immediatamente in un contenitore chiuso; pulire le mani con strofinaccio a base di alcool o acqua e sapone.
Mascherine e animali domestici
Per moltissime persone, gli animali domestici sono considerati alla stregua di persone di famiglia: e questo è comprensibile. Si chiedono se devono proteggere anche loro dal rischio di contagio e per questo adoperano della maschere adattate anche per loro.
Per quello che si conosce attualmente, non sembra che possa esserci contagio di COVID-19 tra esseri umani ed animali. Una serie di articoli del South China Morning Post hanno riportato la vicenda di un cane della razza Pomeraniana di Hong Kong messo in quarantena perché risultato debolmente positivo per “COVID-19” e poi morto. La notizia ha destato molte preoccupazioni in tutti coloro che hanno animali da compagnia, per il rischio di contagiare i propri beniamini o di essere contagiati da loro. Le autorità sanitarie e veterinarie di Hong Kong hanno smentito che l’animale sia morto per coronavirus, perché risultato negativo ai test eseguiti successivamente, sarebbe invece morto per patologie legate all’età: 17 anni, che sono tanti per questa razza di cani.
Chi ha animali domestici può stare dunque tranquillo mantenendo soltanto quelle norme igieniche basilari che prevedono il lavaggio frequente delle mani e in caso di persona infetta, mantenere dall’animale una distanza di sicurezza.
Saverio Schirò
Fonti:
- OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità)
- Ministero della Salute
- South China Morning Post – https://www.scmp.com/search/Covid-19%20dog