Sul fatto che l’attività fisica faccia bene siamo tutti d’accordo. Tuttavia bisogna registrare, secondo i dati dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), che nel mondo l’inattività fisica è identificata a livello globale come il quarto più importante fattore di rischio per la mortalità. In molti Paesi i livelli di inattività fisica stanno aumentando sempre più, con importanti ripercussioni sulla prevalenza delle malattie non trasmissibili e sullo stato di salute generale della popolazione di tutto il mondo.
Livelli di attività fisica regolari e adeguati:
– Aumentano il benessere muscolare e cardiorespiratorio;
– Migliorano la salute ossea e funzionale;
– Riducono il rischio di ipertensione, malattie cardiache coronariche, ictus, diabete, tumore della mammella e del colon e depressione;
– Riducono il rischio di cadute e di fratture dell’anca o delle vertebre;
– Sono fondamentali per l’equilibrio energetico e il controllo del peso.
Ma quale tipo di attività fisica bisogna esercitare?
Con quale intensità? E quale frequenza?
L’OMS ha redatto una guida per rispondere a queste domande.
Per prima cosa va differenziata la fascia di età. Per i bambini egli adolescenti (fino ai 18 anni) sono raccomandati almeno 60 minuti al giorno di attività fisica, per gli adulti bastano 2 ore e mezzo settimanali.
A questi livelli, i benefici derivanti dall’applicazione di queste raccomandazioni sull’attività fisica superano i possibili danni. Per i bambini gli infortuni legati all’attività fisica sono irrilevanti, mentre per gli adulti in 2 ore e mezzo a settimana di attività di moderata intensità, il verificarsi di infortuni muscolo-scheletrici sembra essere poco comune. Ovviamente, al fine di diminuire i rischi di infortunio, è opportuno attenersi ad un crescendo di intensità cominciando moderatamente, per progredire solo successivamente e in maniera graduale verso livelli più intensi di attività fisica.
L’attività fisica non va confusa con lo sport
Mentre lo sport è una attività psico-fisica condotta secondo regole codificate, “l’attività fisica” include qualunque movimento corporeo prodotto dai muscoli scheletrici e che consuma energia. Questa definizione include ovviamente lo sport ma anche l’esercizio fisico in genere come altre attività come giocare, camminare, dedicarsi ai lavori domestici o al giardinaggio.
Cosa si intende per attività fisica di intensità moderata e intensa?
L’intensità fa riferimento al ritmo con cui l’attività viene svolta. L’intensità delle diverse forme di attività fisica varia da persona a persona e dipende dallo specifico livello individuale di forma fisica: camminare velocemente, ballare o svolgere lavori domestici possono essere considerati esempi di attività fisica moderata; correre, pedalare e nuotare velocemente o spostare carichi pesanti sono possibili esempi di attività fisica intensa.
Cosa significa accumulare attività fisica nel corso della settimana?
Significa distribuire i tempi dedicati all’attività fisica secondo criteri ragionevoli. Se per i più piccoli risulta abbastanza facile dividere i 60 minuti giornalieri richiesti in due sessioni: 30 al mattino e 30 al pomeriggio, per gli adulti non avrebbe senso “bruciare” le 2 ore e mezzo settimanali in una o due sessioni e poi rimanere inattivi per il resto dei giorni. Molto meglio distribuirli in più giorni per esempio 30 minuti quotidiani per 5 giorni la settimana.
Le persone inattive dovrebbero iniziare con livelli di attività fisica limitati per poi aumentarne gradualmente la durata, la frequenza e l’intensità nel corso del tempo.
Gli adulti inattivi, le persone anziane e quelle che presentano limitazioni dovute a malattie, adeguando l’attività fisica alle loro capacità residue, trarranno benefici aggiuntivi dalla vita più attiva.
Saverio Schirò
Fonte OMS: Organizzazione Mondiale della Sanità.