La Camera delle Meraviglie è una stanza finemente decorata con motivi arabeggianti, recentemente scoperta nel centro storico di Palermo. Qual è la sua storia?
Immaginate di essere alle prese con la ristrutturazione di una casa in grave stato di abbandono, sarà la vostra casa e il restauro avrà bisogno di risorse, molto tempo e impegno; l’ultima stanza – quella in fondo- sarà per il bambino.
Un giorno, a causa di alcune infiltrazioni d’acqua dovute a un temporale, in quella stanza si sollevano quattro strati di intonaco. Ne rompete una porzione piccolissima per controllare lo stato del muro sottostante e intravedete un frammento di parete blu, con delle iscrizioni color argento. Sembrano caratteri arabi e sotto l’intonaco tutta la stanza è così, blu e argento, una camera delle meraviglie.
Siamo in via Porta di Castro, nel centro di Palermo, non lontano da Palazzo dei Normanni.
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Le ipotesi sulla funzione della stanza, le cui decorazioni risalgono alla metà dell’800, si sono moltiplicate. In un primo momento si è pensato ad una stanza della preghiera, dato il suo orientamento verso la Mecca, poi ad una “stanza turca“, cioè da relax, e infine, dopo un’opera paziente di studio e ricerca condotta da studiosi dell’università di Bonn, l’ipotesi più accreditata è che venisse utilizzata per riti esoterici o massonici. Uno degli ultimi proprietari, Stefano Sammartino, duca di Montalbo e maggiorente di Sicilia, sembra fosse dedito a tali pratiche.
di Paola Giannelli