Una corretta scelta dei cibi ci potrà dare una mano
In estate, a causa delle più elevate temperature e del maggior numero di ore trascorse all’aria aperta, sono responsabili di una maggiore richiesta di energia da parte del nostro corpo così come una maggiore assunzione di liquidi per scongiurare episodi di disidratazione.
A questo punto, l’unica cosa da fare è quella di modificare la nostra dieta.
Cibo e produzione di calore
La digestione è quel processo che consente la demolizione del cibo nei suoi componenti in modo da poter consentire l’assorbimento dei nutrienti necessari all’organismo. Questo meccanismo è a sua volta responsabile anche della produzione di calore che influenzerà inevitabilmente la temperatura corporea. La quantità di calore prodotto dipende sia dal tipo di alimento ingerito, ma anche dalla quantità assunta. In inverno questa produzione di calore ci ristora e ci aiuta ad affrontare le basse temperature; durante l’estate invece l’eccessiva produzione di calore di certo renderà più complicato sopportare la calura estiva: si verificherà un aumento dei livelli di percezione del calore ambientale responsabile a sua volta di un aumento della frequenza respiratoria e cardiaca, il tutto accompagnato anche da un particolare aumento della sudorazione a causa del tentativo del corpo di mantenere stabile la temperatura corporea.
Cosa mangiare quando c’è caldo
Per combattere il caldo estivo è di fondamentale importanza scegliere cibi “leggeri” cioè quelli che non richiedono particolari processi e tempi di digestione; non dobbiamo inoltre, scordare di idratarci correttamente. Una corretta assunzione di frutta e verdura durante l’intera giornata, ci permetterà di raggiungere entrambi gli obiettivi. La frutta estiva è abbondantemente ricca in vitamine, sali minerali, acqua; ad un basso apporto calorico. In particolare, l’anguria è il frutto che per eccellenza può aiutarci ad affrontare le torride giornate estive: 500 gr circa, forniscono infatti poco più di mezzo litro di acqua.
Non mettete da parte l’assunzione dei carboidrati complessi, quindi pasta, pane e riso, senza però associarli e a patto che siano preparati in maniera semplice evitando soprattutto condimenti troppo elaborati, salati e ad alto apporto di grassi come ad esempio panna, besciamella, burro o olio.
Per quanto riguarda la carne, date precedenza a quelle bianche; se preferite la carne rossa, non più di una volta la settimana prediligendo i tagli magri. Aumentate invece la frequenza di assunzione di pesce condito semplicemente con un filo di olio extra vergine di oliva e poco sale.
Cosa evitare nella dieta quando c’è caldo
Per contenere invece la produzione di calore evitiamo invece pasti abbondanti e cibi troppo calorici, quindi ricchi in grassi, non solo perché non ci aiuteranno a mantenere il peso corporeo, ma soprattutto perché rallenteranno la digestione ed inevitabilmente, così come abbiamo già detto, determineranno la produzione di una maggiore quantità di calore. Per lo stesso motivo evitate i salumi, soprattutto mortadella e salame, così come formaggi stagionati, salse, cibi conservati, fritture, cibi preconfezionati.
Bevande rinfrescanti “fai da te”
Gli infusi sono una sana alternativa alla semplice assunzione di acqua; questi infatti ci aiutano a dissetarci, hanno ottime proprietà rimineralizzanti, senza dimenticare il basso costo.
A seconda delle erbe o della loro combinazione utilizzata per la preparazione, l’infuso potrà aiutarci a risolvere alcuni piccoli problemi di salute. Come ad esempio, l’infuso digestivo a base di finocchio, melissa, biancospino, anice e liquirizia: il consiglio è di berlo alla fine dei pasti principali. Infuso ad azione rinfrescante è quello a base di menta e pinoli tostati: basterà mettere per ogni tazza di acqua calda alcune foglioline di menta piperita. Dopo averlo fatto raffreddare, mettete l’infuso in frigo; completate con una piccola manciata di pinoli tostati per ogni tazza.
D.ssa Valentina Schirò
Biologa Nutrizionista
Specialista in Scienza dell’Alimentazione
www.gruppopalermomedica.blogspot.it