Fiabe Siciliane: I Romeo e Giulietta della Sicilia araba

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Questa bellissima fiaba ambientata nella Palermo araba, racconta la storia dell’amore proibito tra due giovani appartenenti a famiglie rivali. Le vicissitudini di questi Romeo e Giulietta siciliani, verranno risolte dall’intervento di un vecchio saggio, che svelerà loro un magico segreto.

Leggiamola insieme.

La favola del Giglio d’Oro

Nella Sicilia al tempo degli arabi, sotto il cielo stellato e tra le dolci colline coltivate a ulivi, vivevano due giovani amanti, Aisha e Farid. Le loro famiglie, i Bahlul e i Qadir, erano acerrime nemiche da generazioni, divise da antiche dispute mai risolte.

Aisha era la figlia del capo dei Bahlul, nota per la sua bellezza e la sua voce melodiosa che incantava chiunque l’ascoltasse. Farid, figlio del capo dei Qadir, era un giovane coraggioso e un abile cavaliere, ammirato per la sua destrezza e il suo spirito gentile.

I due si incontrarono per caso durante una visita all’antico mercato delle spezie di Palermo, dove i loro sguardi si incrociarono tra la folla. Fu un colpo di fulmine; i loro cuori si riconobbero nonostante il fardello dei loro cognomi.
Sapevano che il loro amore era proibito, ma non potevano negare i sentimenti che li univano. Così, iniziarono a incontrarsi di nascosto, giurandosi eterna fedeltà sotto la luce della luna, tra i giardini segreti e le fontane mormoranti.

Una notte, mentre si trovavano in un antico giardino, un vecchio saggio li sorprese. Vedendo la purezza del loro amore, decise di aiutarli. Li condusse a una grotta nascosta dove fioriva un raro giglio d’oro, un fiore leggendario, che si diceva potesse trasformare l’odio in amore.
“Portate questo giglio ai vostri padri,” disse il saggio, “e l’antica faida si concluderà, unendo le vostre famiglie.”

I giovani erano un po’ titubanti. Seppur sollevati dalla speranza di potersi amare, superando l’antica rivalità dei loro padri, agire come l’anziano saggio aveva detto significava esporsi dinanzi alle loro famiglie, rivelando così il loro amore proibito. Se il piano non avesse funzionato sarebbero stati costretti a separarsi per sempre.

Alla fine, i due amanti superarono le loro paure e decisero di escogitare un piano per far incontrare i loro padri in segreto.
Attirati in un giardino ai confini della città con la scusa di un grande dono, i due rivali furono insieme sbalorditi ed adirati nel trovarsi l’uno di fronte all’altro, ma fu allora che i giovani gettarono il cuore oltre l’ostacolo e si fecero avanti, raccontando tutta la verità ed interponendo tra loro il magico fiore splendente.
Quando, superata l’iniziale diffidenza, i capi delle due famiglie toccarono il giglio d’oro, i loro cuori si aprirono e compresero l’insensatezza del loro odio.

Le famiglie Bahlul e Qadir celebrarono un grande banchetto per sigillare la loro nuova alleanza e benedire l’unione di Aisha e Farid. I due consuoceri divennero anche amici e soci in affari, riuscendo a guadagnare grandi fortune grazie alle reciproche conoscenze. Da quel giorno, la pace regnò in Sicilia, e la storia dei due amanti divenne leggenda, simbolo di un amore così forte da superare ogni ostacolo.

E così, Aisha e Farid vissero felici e innamorati per tutti i loro giorni, e il giglio d’oro fiorì nel giardino della loro casa, come promessa di eterna armonia.

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Samuele Schirò
Samuele Schirò
Direttore responsabile e redattore di Palermoviva. Amo Palermo per la sua storia e cultura millenaria.

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