A settembre in Sicilia è tempo di Caponi (o Lampuga) un pesce migratore molto diffuso nelle acque tropicali e subtropicali ma che ritroviamo a fine estate nei nostri mari dove viene a depositare le uova, per trasferirsi in acque più calde all’inizio dell’autunno.
Una volta un modo tipico, a Palermo, di cucinare il Capone era con cipolla, sedano, olive, capperi e aceto: il piatto prendeva il nome di “Caponatina”, lo stesso nome che è rimasto oggi al nostro tipico antipasto “la caponata” che sostituisce il pesce con le melenzane.
Il capone, pesce dalla carne bianca e soda, viene preparato in vari modi: in umido con l’agro di limone, con i pomodorini, fritto con la cipolla in agrodolce, ma un modo molto buono e leggero da cucinare il capone è panato al forno.

![]() | INGREDIENTI |
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![]() | 1 Capone di circa 800 gr |
![]() | Pangrattato |
![]() | olio extra vergine d’oliva |
![]() | Scorza di limone grattugiata |
![]() | Aglio |
![]() | origano |
![]() | sale e pepe q.b. |
Ecco come fare…
Lavare il Capone, privatelo della testa, delle viscere e sfilettarlo con l’aiuto di un coltellino affilato. Potete chiedere al vostro pescivendolo di sfilettarlo, sarebbe tutto più semplice ovviamente.
Passate i filetti di capone in olio extravergine d’oliva.
In una capiente ciotola versate del pangrattato e aromatizzate con scorza di limone grattugiato, un po’ di origano, uno spicchio d’aglio schiacciato o tritato finemente, sale e pepe, mescolate bene e panate il pesce.
Ponete il Capone in una teglia foderata da carta forno e passate in forno a 180 gradi per circa 15 min.
Servite il Capone con insalata mista.