Il Pantheon di San Domenico: un monumento per ricordare gli uomini illustri della Sicilia

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Il Pantheon di San Domenico si trova all’interno dell’omonima chiesa di Palermo. Rappresenta un tesoro inestimabile che unisce storia, arte e fede poiché conserva la memoria degli uomini illustri siciliani. Questo luogo sacro, celebra le vite di coloro che hanno contribuito a formare l’identità della Sicilia, offrendo ai visitatori un affascinante viaggio attraverso il suo passato.

Il Pantheon: origine e significato del nome

Il termine “pantheon” deriva dal greco antico e significa “tutti gli dei”. Originariamente, si riferiva a un tempio pagano dedicato a tutte le divinità. Il più famoso esempio è il Pantheon di Roma, un imponente edificio con una cupola perfetta, costruito nel 29 a.C. in onore di tutti gli dei, dove a partire dal Rinascimento furono tumulati personaggi illustri, non ultimi gli ultimi Re d’Italia.

In effetti, in epoca moderna, la consuetudine di accomunare in un solo luogo le tombe dei personaggi illustri si è diffusa ed il termine è stato utilizzato per indicare un edificio monumentale dove vengono sepolti personaggi famosi di una città, di una nazione o di un particolare campo del sapere. Questi “pantheon moderni” sono spesso luoghi di grande valore storico e culturale, in quanto custodiscono le spoglie di figure che hanno contribuito in modo significativo allo sviluppo della società.

Tra i Pantheon più famosi dell’epoca moderna si distinguono:
– Il Pantheon di Parigi, nel cimitero di Père Lachaise, che ospita le tombe di numerosi artisti, scrittori e politici francesi illustri, come Voltaire, Rousseau e Marie Curie.
L’Abbazia di Westminster a Londra, che pur non essendo un vero e proprio Pantheon, è il luogo di sepoltura di molti monarchi inglesi e personaggi storici di rilievo.

In Italia ricordiamo la Basilica di Santa Croce a Firenze, e la chiesa di San Domenico il Pantheon di Palermo

Il Pantheon di San Domenico, un’idea che prende forma

Agostino Gallo promotore del Pantheon di San Domenico
Agostino Gallo in un ritratto di G. Patania -wiki CC BY 4.0

Tutto cominciò verso il 1840 quando Agostino Gallo, un collezionista palermitano, biografo, storico e critico d’arte, dopo aver visitato la basilica di Santa Croce a Firenze, propose ai padri domenicani di Palermo di creare un Pantheon nella loro chiesa di San Domenico, offrendosi come finanziatore. Questa chiesa, con la sua posizione centrale, la sua imponente architettura e la sua ricca storia, sarebbe stata il luogo ideale per accogliere le spoglie dei più illustri personaggi siciliani.

Nonostante le iniziali difficoltà legate al clima rivoluzionario di quegli anni, sfociato nei moti rivoluzionari del 1848, l’iniziativa di Agostino Gallo venne pienamente sostenuta dal Luogotenente Carlo Filangieri, principe di Satriano, quando fu ristabilito il governo borbonico delle Due Sicilie a Palermo. Forte di questo appoggio “Istituzionale”, nei decenni successivi il progetto prese forma e all’interno della chiesa di San Domenico cominciarono a sorgere monumenti commemorativi e mezzi busti collocati nelle cappelle e nei piedritti delle navate laterali.

Artisti di grande livello, primo fra tutti  Valerio Villareale, ma anche  Benedetto Civiletti, Ignazio Marabitti, Leonardo Pennino, Salvatore Valenti, Domenico De Lisi e Benedetto De Lisi, Vito D’Anna e altri ancora, arricchirono di opere d’arte il tempio palermitano.

Un percorso tra le vite dei grandi siciliani

Varcando la soglia del Pantheon, ci si immerge in un’atmosfera solenne e suggestiva: lapidi, tombe e cenotafi raccontano le storie di uomini e donne che si sono distinti in diversi campi, dalla letteratura alla politica, dall’arte alla scienza. Basta soffermarsi con sguardo attento ad ogni singola opera per provare un’esperienza unica: entrare in contatto con la storia e la cultura della Sicilia, per riflettere sul nostro passato e sulle radici della nostra identità.

Ancora di più per chi ama Palermo, perché ha modo di rievocare concretamente personaggi di cui ha letto le storie, ha apprezzato l’ingegno, è stato considerato un eroe o un martire. 

Chi sono gli uomini illustri che sono ricordati nel Pantheon di San Domenico?

L’edificio già conteneva diverse tombe gentilizie di benefattori e nobili che avevano scelto la chiesa di San Domenico come sepoltura. Inoltre vi erano stati sepolti come uomini illustri da ricordare, Pietro Novelli, Gian Filippo Ingrassia e Francesco Maria Emmanuele e Gaetani, marchese di Villabianca, che era stato tumulato all’interno di un bel monumento scolpito da Leonardo Pennino.

Tuttavia, il primo personaggio ad essere accolto nel Pantheon di Palermo in quanto tale fu Giovanni Meli, poeta illustre ma soprattutto amico intimo di Agostino Gallo. Il monumento che lo doveva accogliere era stato scolpito da Valerio Villareale nel 1828, ma, per l’ostruzionismo che misero in atto i  frati francescani, la salma poté essere trasportata dalla Basilica di San Francesco solo nel 1853.

Da allora, fino ad oggi, tombe, busti, cenotafi e lapidi raccolgono la memoria degli uomini illustri della Sicilia: solo quattro sono donne (comprensibile nel clima maschilista dell’epoca) e qualcuno entrato per meriti discutibili (più che altro per diritto acquisito dietro pagamento di denaro!).

Chiesa di San Domenico dove è custodito il Pantheon

Uomini illustri nel Pantheon di San Domenico a Palermo

Gli ultimi ospitati a San Domenico sono:

  • Giuseppe Tomasi di Lampedusa  (Palermo, 23 dicembre 1896 – Roma, 23 luglio 1957), autore del romanzo “Il Gattopardo”. La salma è stata traslata dal cimitero dei Cappuccini di Palermo nel marzo 2024.
  • Sebastiano Tusa (Palermo, 2 agosto 1952 – Biscioftù Etiopia, 10 marzo 2019), archeologo, sopraintendente e assessore ai Beni Culturali per la Regione Siciliana, dall’ottobre 2019
  • Giovanni Falcone  (Palermo, 18 maggio 1939 – Palermo, 23 maggio 1992), magistrato, morto nella Strage di Capaci, la salma è stata traslata dalla cappella di famiglia nel cimitero di Sant’Orsola nel giugno 2015

Gli altri in ordine alfabetico per nome sono:

Agostino Gallo, letterato, storico, promotore del Pantheon degli uomini illustri di Sicilia.
Alessandro Emanuele Marvuglia, architetto.
Alessio Narbone, gesuita, letterato, teologo, filosofo.
Annetta Turrisi Colonna, principessa di Fitalia, pittrice e poetessa siciliana.
Antonino Barcellona, nobile, sacerdote, letterario, biblista, cultore delle scienze matematiche.
Antonino Cascino, Generale conquistatore di Gorizia.
Antonio Mongitore, canonico della Cattedrale di Palermo.
Beato Giuliano Majali, benedettino e fondatore dell’Ospedale Civico.
Beato Pietro Geremia, domenicano.
Benedetto Civiletti, scultore.
Biagio de Spuches dei duchi di Santo Stefano, giureconsulto e archeologo.
Camillo Finocchiaro Aprile, politico, giurista, ministro del Regno d’Italia.
Carlo Giachery, architetto e matematico.
Domenico Lo Faso Pietrasanta, duca di Serradifalco, letterato, architetto, studioso dell’archeologia e dell’architettura siciliana.
Domenico Scavo, canonico della cattedrale, giurista, storico. Mausoleo proveniente dalla chiesa di San Giuliano.
Domenico Scinà, fisico, storico e letterato.
Emanuele Bellia, avvocato, patriota e deputato al Parlamento siciliano.
Emerico Amari, economista, filosofo, grande storico e giurista.
Enrico Petrella, musicista, compositore.
Eugenio Di Maria, Generale, pluridecorato del I conflitto mondiale.
Francesco Barucco.
Francesco Crispi, politico e statista, Presidente della Camera dei deputati e e Presidente del Consiglio dei ministri del Regno d’Italia.
Francesco Ferrara, economista, politico, senatore del Regno d’Italia.
Francesco Maria Emanuele Gaetani Marchese di Villabianca, storico.
Francesco Nascè, sacerdote, letterato.
Francesco Paolo Perez, patriota, deputato, senatore e ministro del Regno.
Franco Maccagnone, principe di Granatelli, politico e accademico.
Gabriele Buccola, medico, psichiatra.
Gabriele Lancillotto Castello o Gabriele Lancellotti principe di Torremuzza, storico, archeologo.
Gaetano Daita, scrittore e patriota.
Gaetano Scovazzo, magistrato, patriota, senatore.
Giacinto Carini, patriota, garibaldino alla spedizione dei Mille e deputato al Parlamento italiano.
Giacomo Schirò, militare e patriota arbëresh, medaglia d’oro.
Giacomo Serpotta, busto commemorativo.
Gioacchino Di Marzo, storico.
Gioacchino Ventura, scrittore e oratore teatino, filosofo, patriota.
Giovanni Corrao, militare, patriota italiano, garibaldino alla spedizione dei Mille, nominato generale da Garibaldi.
Giovanni Denti, patriota.
Giovanni Meli, medico, letterato, filosofo, chimico, poeta siciliano.
Giovanni Patricolo, sacerdote, artista e pittore d’arte sacra, allievo di Giuseppe Velasquez.
Giovanni Salemi, medico.
Giovanni San Martino Ramondetto e Trigona, duca di San Martino Pardo e di Sibari, ambasciatore.
Giuseppe de Spuches principe di Galati, scrittore, letterato classico, politico, marito di Giuseppina Turrisi Colonna.
Giuseppe La Masa, patriota, garibaldino alla spedizione dei Mille e deputato al Parlamento italiano.
Giuseppe Patania, pittore, seguace di Velasquez.
Giuseppe Piazzi, sacerdote, matematico, astronomo scopritore di Cerere, il più grande dei pianetini e di altri asteroidi.
Giuseppe Pitrè, scrittore, letterato, antropologo italiano, studioso delle tradizioni popolari della Sicilia.
Giuseppe Velasco, pittore d’origini spagnole, altrimenti conosciuto come Giuseppe Velasquez.
Giuseppe Venanzio Marvuglia, architetto, padre di Alessandro Emanuele.
Giuseppina Turrisi Colonna, principessa di Galati, pittrice e poetessa siciliana.
Guglielmo Ajutamicristo, mercante e banchiere pisano, primitiva sepoltura documentata.
Isidoro La Lumia, storico e politico italiano.
Lajos Tüköry, ufficiale e patriota ungherese, garibaldino alla spedizione dei Mille.
Lauretta Li Greci, giovanissima poetessa di Palermo morta a 15 anni.
Luigi Di Maggio, domenicano istitutore della sede “Società Siciliana per la Storia Patria”.
Michelangelo Monti, letterato, poeta e professore di eloquenza.
Michele Amari, storico, politico e orientalista italiano.
Michele Pandolfini, medico patologo.
Michele Scavo, vescovo di Mazara del Vallo, storico. Mausoleo proveniente dalla chiesa di San Giuliano.
Narcisio Cozzo, conte di Gallitano, patriota e garibaldino alla spedizione dei Mille.
Nicola Cirino, poeta, magistrato.
Pasquale Calvi, patriota, politico e deputato al Parlamento italiano.
Pasquale De Benedetto, patriota risorgimentale.
Piero Notarbartolo duca di Villarosa dei Beccadelli Bologna di Palermo, ammiraglio, astronomo, storico, archeologo.
Pietro Novelli, pittore, architetto e matematico.
Pietro Pisani, barone, politico, letterato, archeologo, dedito alla cura dei malati di mente.
Raffaele De Benedetto, patriota risorgimentale.
Raffaele Di Benedetto, patriota e politico.
Rocco Pirri, teologo, giureconsulto, storiografo.
Rosario De Gregorio, sacerdote e giureconsulto.
Rosolino Pilo Gioeni, patriota e garibaldino alla spedizione dei Mille.
Ruggero Settimo, principe di Fitalia, patriota, ministro e primo Presidente del Senato del Regno d’Italia.
Salvatore De Benedetto, patriota risorgimentale.
Salvatore Morso, sacerdote, filosofo, teologo, docente di lingua greca, ebraica, araba.
Salvatore Vigo Platania, politico, patriota e storico italiano.
Stanislao Cannizzaro, chimico e patriota.
Stefania Branciforti in Lanza, 12ª principessa di Butera, duchessa di Camastra, nobile e dedita alla filantropia.
Troiano Parisi, marchese di Ogliastra, barone di Miloccio, Cavaliere di Calatrava, mecenate.
Valerio Villareale, scultore, opere sue la maggior parte delle steli commemorative presenti nell’edificio.
Vincenzo Di Giovanni, Monsignore, letterato, filosofo, storico e teologo.
Vincenzo Errante, barone di Vanella, giureconsulto, politico e ministro.
Vincenzo Florio, imprenditore, politico, mecenate.
Vincenzo Riolo, pittore palermitano, genero di Velasquez.
Vito La Mantia, storico e giureconsulto.

Orari e informazioni per visitare la Chiesa e il Pantheon di San Domenico

Orari di apertura della Chiesa di San Domenico:

Lunedì:
17:00 – 19:00
Dal martedì alla domenica:
9:00 – 13:00 e dalle 17:00 alle 19:00

Orario delle S. Messe:

Tutti i giorni:
18:00
Domenica:
10:30 – 12:00 – 18:00

Saverio Schirò

Fonti:

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Saverio Schirò
Saverio Schiròhttps://gruppo3millennio.altervista.org/
Appassionato di Scienza, di Arte, di Teologia e di tutto ciò che è espressione della genialità umana.

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