“A tempo di castagne cadono i capelli”. Lo conoscevate questo detto popolare? Se è entrato nella tradizione popolare, vuol dire che è vero: la caduta dei capelli in autunno è una realtà innegabile! Per molte donne è una vera preoccupazione, ma il problema riguarda anche gli uomini, anche se in misura minore. Cerchiamo di capire perché accade, quando dobbiamo preoccuparci e se si può rimediare.
La prima cosa da sapere sulla caduta dei capelli riguarda le varie fasi di crescita dei follicoli piliferi che, come tutte le nostre cellule, seguono un ciclo di nascita crescita, riposo e morte. Per i capelli queste fasi si chiamano anagen quando sono in crescita, una fase di regressione detta catagen ed infine un periodo di riposo detto telogen. Normalmente il 90% dei capelli è in fase di crescita e il rimanente 10% in fase di riposo.
Quando il capello ha completato il suo ciclo di vita, ecco che cade per far posto ad un nuovo capello che intanto è cresciuto.
Ma quanto dura il ciclo vitale di un capello?
Il ciclo di vita e la conseguente crescita del capello va dai 2 ai 6 anni, con una velocità di crescita di 1-1,5 cm al mese. Nell’uomo questa evoluzione ciclica non è sincrona, cioè ogni capello è indipendente dagli altri, per cui, è da ritenere normale perdere dai 50 ai 100 capelli al giorno. Ovviamente nessuno ci fa caso tranne quando si lavano i capelli o si spazzolano abbondantemente.
In autunno, tuttavia, le cose cambiano, la stagione estiva si allontana, la natura si prepara al riposo e… anche il nostro cuoio capelluto sembra seguire il ciclo stagionale: ecco infatti che si iniziano a perdere capelli molto più velocemente, fino a quattro volte di più rispetto al solito.
Il chiusino della doccia che si intasa, la spazzola che pare portare via ciocche intere e, ahimè, addirittura capelli sparsi sul cuscino: disperazione totale per molte donne!
Ma perché? Ecco la domanda ricorrente in questi periodi.
Perdere più capelli in autunno può essere assolutamente fisiologico
Non so fino a che punto crederci, ma vi assicuro che alcune ipotesi “scientifiche” sosterrebbero che la caduta autunnale di capelli sia una conseguenza “evolutiva” del genere umano. A che servono i capelli in natura? A proteggerci dal freddo in inverno e dal sole in estate, dunque in autunno possono riposare e rigenerarsi lasciando andare i capelli più vecchi per averne di nuovi per la stagione a venire. Può essere?
Onestamente nutro dei dubbi, ma la teoria non è proprio campata in aria. Anche perché pare che la fase di telogen, che è quella in cui il capello è più facile che cada, coinvolga più capelli in autunno, ma anche in primavera!
Accanto a queste ragioni fisiologiche, vanno aggiunte altre concause che possono accelerare o incrementare il numero di capelli che siamo destinati a perdere in autunno. Alcune sono di tipo comportamentale, altre invece potrebbero sfociare nella sfera delle patologie metaboliche e dermatologiche.
Le cause patologiche si riconoscono solitamente perché la caduta è davvero massiccia ed insolita e rapidamente si intravedono vuoti nel cuoio capelluto (alopecia). In questi casi, senza indugiare bisogna ricorrere al medico.
Le cause comportamentali dipendono dal nostro stile di vita e dunque possiamo provare noi stessi a fare prevenzione, per limitare i danni, e intraprendere alcune buone abitudini per rimediare in maniera naturale.
La prima causa a peggiorare il fisiologico ricambio dei bulbi piliferi è dovuta al ritmo di vita estivo.
Perché accade? Be’, in estate si sa, l’esposizione ai raggi UV è continua: chi pensa a proteggere i capelli e il capo con filtri solari o cappelli?
L’alimentazione non è sempre corretta e bilanciata per cui possono venire a mancare il giusto apporto di vitamine (specie del gruppo B) e proteine. E poi lo stress del mare, degli shampoo quotidiani, delle lunghe serate che possono modificare il normale ritmo circadiano sonno-veglia che regola le normali secrezioni di melatonina e prolattina, ormoni che stimolano i follicoli e influenzano, perciò, le fasi di crescita e perdita dei capelli… insomma i motivi per considerare sotto stress i nostri capelli ci sono tutti.
Come prevenire l’eccessiva caduta dei capelli in autunno
Va bene, abbiamo capito: è normale che i capelli cadono più del solito in autunno. Ma cosa possiamo fare per limitare il nostro stress da caduta!?
Per prima cosa, avere pazienza: sembra un dramma, ma non lo è. Quasi tutte le donne (anche gli uomini, ma in modo meno evidente) perdono più capelli durante i mesi autunnali rispetto a qualsiasi altro periodo, eppure nessuno se ne accorge. Hai mai visto una tua amica ridursi mezza calva in autunno? No! E neppure a te accadrà: il ciclo dei tuoi capelli tornerà alla normalità prima che diventi visibile a chiunque altro oltre a te.
È vero, tuttavia, che alcune donne perdono più capelli rispetto ad altre, ma spesso è dovuto ad una condizione particolare: per esempio dopo la menopausa o dopo una gravidanza, per via degli stravolgimenti ormonali; oppure se si sta attraversando un periodo particolarmente stressante.
In questi casi, se ti viene difficile lasciare pazientemente che il problema si risolva da solo, o lo accetti come inevitabile, puoi provare alcuni modi per mantenere al meglio la salute dei capelli in modo da renderli più forti e speriamo duraturi.
Rimedi naturali per contrastare la caduta dei capelli
Si tratta solo di suggerimenti che puoi utilizzare per ridurre al minimo l’aspetto della caduta eccessiva dei capelli, soprattutto in autunno, ma che seguiti sicuramente ti procureranno diversi benefici.
I rimedi consistono nel tenere sano e ben nutrito il cuoio capelluto e insieme evitare il più possibile di stressare i capelli, soprattutto nella stagione autunnale che abbiamo visto che sono più fragili.
Quando si parla di “nutrire i capelli” già si pensa a creme e prodotti cosmetici che vengono pubblicizzati abbondantemente. Non mi esprimo perché… non ci capisco niente di cosmetica e inoltre credo che un trattamento avrebbe senso solo per il bulbo ma lì entriamo in un campo che sconfina nella dermatologia, che è scienza medica e non cosmetica.
La medicina, giustamente sostiene che il bulbo va tutelato e alimentato dall’interno.
Una dieta sana che contenga tutti quegli elementi necessari alla salute del bulbo pilifero: il giusto apporto di proteine, specie quelle che contengono aminoacidi specifici; e insieme le vitamine del gruppo B che sono fondamentali per il micro equilibrio del cuoio capelluto. Inoltre alimenti ricchi di vitamina H, che serve a produrre la cheratina che rende più robusti i capelli, e di vitamina E che ha invece un’azione protettiva.
Sport e movimento in genere sono un toccasana per tutto l’organismo perché tra gli altri benefici, migliorano la circolazione sanguigna, anche a livello del cuoio capelluto e questo giova alla vita dei bulbi.
Esistono e vengono proposti in Rete diversi rimedi naturali che prevedono maschere e impacchi e infusioni con le sostanze più disparate, non è qui che ne voglio trattare anche perché per tenere impiastri sulla testa ci vuole tanta motivazione e pazienza per cui mi astengo.
Utili invece alcune buone abitudini che sicuramente rispettano di più la natura e la disponibilità di impegnarsi potrebbero essere utili ad evitare stress ai nostri adorati capelli.
Per esempio evitare shampoo inutili: una volta la settimana è sufficiente in questo periodo e prestate attenzione ai prodotti che si usano che non siano troppo aggressivi. Il sebo presente nella cute del cuoio capelluto non è un nemico da sconfiggere ma un naturale alleato della salute del bulbo.
Se possibile, evitare l’uso del phon e comunque adoperarlo a temperature più basse e a maggiore distanza dal capello. Allo stesso modo, evitare assolutamente le piastre che bruciano i capelli e trattamenti estetici aggressivi come colorazioni, spazzolature esagerate o acconciature che tirano.
Si tratta di poche settimane di attesa paziente, perché la natura faccia il suo corso, e poi tutto tornerà alla normalità!
Saverio Schirò
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