La città di Palermo da qualche anno è stata dichiarata patrimonio dell’UNESCO per le proprie bellezze Arabo-Normanne e per l’estensione del suo centro storico, secondo in Europa. L’amministrazione ha lavorato alacremente per rendere la città sempre più appetibile, soprattutto nelle aree di interesse storico-artistico, agli occhi del turista, e del cittadino che in questi anni ha potuto riscoprire le bellezze della città.
E’ chiaro che per fare il salto di qualità ed esaltare sempre di più le bellezze di Palermo, bisogna sempre più lavorare a quei punti critici che rendono la città discontinua, soprattutto nei collegamenti tra i punti nodali di importante comunicazione e le aree della città di interesse storico-artistico.
Esaminiamo punto per punto le criticità più evidenti. Dove questo cambiamento tardano ad arrivare.
- L’abbandono della via Roma e della via Maqueda nei tratti che la collegano alla Stazione Centrale.
- Il porto di Palermo altro nodo fondamentale, scollegato dalle aree di interesse. L’anonima via Emerico Amari e la discontinuità paesaggistica dell’area del porto e del Castello a Mare, dove vecchie fabbriche tra cui alcune ormai dismesse, negano il rapporto della città con il mare e non creano continuità con la ritrovata Cala e il parco del Foro Italico, posto dove il rapporto con il mare è presente, ed inoltre è molto frequentato da turisti e cittadini.
- La frammentarietà in una parte del Cassaro. Un parte ben curata che va da Piazza Indipendenza ai quattro canti e una parte ancora non del tutto riqualificata che rende il Cassaro elemento di discontinuità per raggiungere Cala e Foro Italico, posto di pregevole fattura paesaggistica oltre che storica. Situazione che si ripete tra la Stazione Centrale e il Foro Italico , in quanto la via Lincon e del tutto anonima, almeno fino al’Orto Botanico e alla Villa Giulia.
- Difficoltà di collegamento con le aree di interesse storico-artistico per coloro che provengono dalle autostrade e dall’aeroporto.
- La scarsa presenza di aree destinate al parcheggio in prossimità delle aree di interesse del centro storico, per agevolarne la fruizione.
Ce ne sarebbero altre criticità, ma ritengo che queste sono quelle che più ostacolano la visibilità del nostro patrimonio.
Credo che bisogna lavorare ancora molto, per dare ai cittadini e ai turisti una città sempre più bella e viva. Mi auguro che questo abito, che si sta cucendo su misura per la città di Palermo, al più presto risalti quelle che sono le sue bellezze.