Quando in Sicilia si avvistarono le donne volanti

Ad Alicudi esistono antiche leggende che parlano di donne volanti e strani avvistamenti. La loro storia risale ad un curioso fenomeno avvenuto intorno al 1900.

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In Sicilia esiste un’isola mistica e sperduta, un suggestivo scoglio vulcanico senza strade e quasi del tutto selvaggio in cui abitano appena un centinaio di persone. Stiamo parlando di Alicudi.

In questo remoto pezzetto di terra vivono antiche leggende e superstizioni, rese ancor più reali da un episodio particolare avvenuto nei primi anni del ‘900.

Nel giro di un paio d’anni gli arcudari (così si chiamano gli abitanti del luogo) iniziarono a riferire storie allucinanti, fatte di strani fenomeni, incontri con donne magiche in grado di trasformarsi in corvi e volare via, e persino avvistamenti di sirene e creature spaventose simili a draghi.

Questo delirio generale era effettivamente frutto di una curiosissima allucinazione collettiva. Ma cosa la causò?

Le allucinazioni di Alicudi

In un periodo compreso tra il 1902 e il 1905, ma probabilmente anche prima e dopo, gli abitanti di Alicudi iniziarono a raccontare stranissimi episodi che sembravano frutto di antiche e leggendarie superstizioni, se non per il fatto che tutti giuravano di averle vissute per davvero.

In quegli anni si moltiplicarono a dismisura fenomeni paranormali e avvistamenti. Quasi tutti gli abitanti dell’isola riferirono di vedere regolarmente strani spiriti nascosti tra i cespugli, sirene descritte come donne che dalla spiaggia sparivano nel mare e persino enormi draghi marini che nuotavano sotto la superficie dell’acqua, spaventando i pescatori.

Numerosissimi erano anche gli avvistamenti delle cosiddette mahare di Alicudi, delle donne/streghe in grado di lanciare incantesimi e di raggiungere altre terre librandosi in volo. Qualcuno raccontò di averle viste immergere i piedi in grandi catini pieni d’acqua e poi magicamente trasformarsi in corvi, prima di prendere il volo verso Palermo, dove si recavano per acquistare beni non reperibili sull’isola.

Allo stesso modo furono molti a raccontare di grandi banchetti organizzati sulla spiaggia dalle mahare, vere e proprie feste ricche di cibo a cui partecipavano, invitando anche gli arcudari che volessero partecipare, ma ad una condizione. Bisognava mangiare e bere tutto, senza obiettare. Chiunque si rifiutasse veniva bastonato e gettato in mare, oppure portato in volo in un angolo remoto dell’isola, dal quale era difficile ritornare, vista l’assenza di strade.

A cosa erano dovute queste strane visioni? Molto probabilmente al pane.

Un pane stupefacente

segale cornuta
Segale cornuta

A risolvere il mistero ci ha pensato la scienza, almeno nelle ipotesi. Un tale delirio collettivo si poteva spiegare solo con l’assunzione di un potente fungo allucinogeno, per la precisione claviceps purpurea, un comune parassita della segale.

Questo micete, conosciuto sin dall’antichità, è caratterizzato dalla formazione di evidenti escrescenze nerastre simili a corna che compaiono sulle spighe infestate e che prendono così il nome di “segale cornuta”.
Come è noto, l’assunzione di sufficienti quantità di questo fungo, causa il fenomeno allucinatorio noto come ergotismo, che è esattamente ciò che accadde agli abitanti di Alicudi.

A quanto pare furono alcuni mercanti inglesi che portarono un grosso carico di segale cornuta sull’isola, scambiandola forse con altri prodotti locali come foglie di assenzio e grappoli di malvasia.

Questi cereali contaminati, mischiati con altre farine, furono poi utilizzati per fare il pane, che gli abitanti dell’isola consumarono regolarmente per anni e anni, causando le visioni che abbiamo raccontato.
Le escrescenze della segale contaminata, chiamata dai locali tizzunara per via del suo colore nero, solo 40 anni dopo sarebbero state utilizzate come precursore di una delle droghe più famose per i suoi effetti psichedelici: la sostanza nota come LSD.

Ecco come, molti anni dopo l’accaduto, quando ormai il fenomeno era scomparso, la scienza riuscì a spiegare l’inspiegabile. Eppure, nonostante quello la chiesa locale chiamò “Pane del Diavolo”, fosse scomparso da un pezzo, ci sono degli arcudari delle generazioni successive che credono ancora che questi fenomeni fossero reali, e giurano che di tanto in tanto, vedono ancora qualche donna volare.

Ecco un documentario in cui si parla degli strani fenomeni registrati sull’isola di Alicudi



Fonti: A. Strafile – In quest’isola siciliana il pane provocò allucinazioni di massa per anni – Vice.com
M. Palmesano – Le streghe di Alicudi: note di folklore eoliano – Axismundi
Wikipedia.org – Isola Alicudi

Foto: Depositphotos

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Samuele Schirò
Samuele Schirò
Direttore responsabile e redattore di Palermoviva. Amo Palermo per la sua storia e cultura millenaria.

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