L’acchianata di santa Rosalia

Come da tradizione, il 3 settembre  tantissimi devoti faranno la tradizionale “acchianata di Muntipiddirinu”, ovvero la salita a piedi a Monte Pellegrino.

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Acchianata” in siciliano indica “un percorso in salita”, ma se dici a un palermitano “l’acchianata”, allora questa strada si trova nel monte Pellegrino e conduce al Santuario di Santa Rosalia.

Non un percorso qualunque, infatti sulla sommità del monte si può salire attraverso diverse strade, una carrozzabile risalente al 1924 e altri sentieri più o meno percorribili. Tuttavia uno solo è il percorso conosciuto come “l’acchianata”, cioè “la scala” l’antica via acciotolata che viene seguita da una folla di devoti fedeli, tra il 3 e 4 settembre di ogni anno, nel giorno in cui si celebra l’anniversario della morte di Santa Rosalia, patrona della città di Palermo

L’acchianata: la storia di un percorso di fede

La storia di questo percorso è naturalmente connessa con quello del Santuario, costruito a partire dal 1625, anno in cui il senato palermitano per ringraziare l’avvenuta fine della epidemia di peste, decise di erigere un santuario sul monte del ritrovamento delle ossa della Santuzza.

l'acchianata ovvero la scala vecchia
La scala vecchia, L’acchianata – foto PW

A quel tempo doveva già esistere un percorso che consentiva ai fedeli di raggiungere il luogo sacro, una probabile accidentata “scala vecchia” che si inerpicava sul monte.

Dal 1674, per agevolare l’acchianata dei sempre più numerosi fedeli che eseguivano il pellegrinaggio, il Senato promosse la realizzazione di una via più agevole per salire sul monte: “la Scala Nuova“. L’opera venne conclusa decenni dopo e rimase per secoli l’unica via di accesso al santuario. 
Percorsa a piedi, a cavallo o su asini noleggiati per la bisogna, dal 1924 “la scala” andò lentamente in disuso quando il sindaco Pietro Bonanno promosse la costruzione dell’attuale strada rotabile.

L’antica via nei decenni seguenti fu trascurata e abbandonata a se stessa fino alla fine degli anni ‘80 del secolo scorso, quando il percorso consolidato e rinnovato è stato restituito alla secolare tradizione dei fedeli palermitani. 

L’acchianata come pellegrinaggio dei palermitani

L’itinerario sacro parte dalle falde del Monte Pellegrino e percorrendo circa 4 Km tra alberi di pino, cipressi e macchia mediterranea, offre durante il percorso panorami stupendi della città vista dall’alto. Infine, superato un dislivello di circa 400 metri, l’acchianata si conclude al Santuario di Santa Rosalia, costruito attorno alla grotta dove nel 1624 sono state ritrovate le ossa della Santa, ritrovamento che segnò la fine di un’epidemia di peste che aveva decimato la popolazione di Palermo.

Santa Rosalia e l'acchianata

Naturalmente si può percorrere questo pellegrinaggio tutti i giorni dell’anno, come fanno molte persone che per grazia ricevuta ne hanno fatto promessa solenne. Tuttavia la sacralità dell’Acchianata si realizza in pieno proprio durante il pellegrinaggio collettivo del 3 e 4 settembre, quando con  grande sentimento popolare, i fedeli, spesso accompagnati dal loro arcivescovo, scalano in processione la montagna affidando alla Santa le loro necessità, i desideri di guarigione, salvezza e riscatto sociale. 

Questa celebrazione, tra i più antichi culti della città, è un evento straordinario capace di emozionare e accogliere il desiderio di rinnovamento, attraverso questo antico rituale molto sentito dalla cittadinanza devota. 

Non è raro vedere ancora persone che percorrono in ginocchio i gradini finali che dalla piazza raggiungono il sagrato del santuario, o alcuni procedere strisciando verso l’ingresso alla grotta. Un’altra consuetudine era quella di trascorrere la notte all’addiaccio nel sagrato, dopo “l’acchianata”, come ex voto per grazia ricevuta.

Certamente una fede popolare talvolta intrisa di aspetti magici e superstiziosi ma che tuttavia merita grande rispetto.

L’acchianata 2024, un evento tra sacro e profano

Anche quest’anno, la sera del 4 settembre, andrà in scena la seconda edizione de “L’acchianata delle Rosalie“, un evento organizzato dalla cooperativa Le Baccanti e patrocinato dal Comune di Palermo. L’evento si svolgerà lungo il percorso della Scala Vecchia che conduce al Santuario di Santa Rosalia e vedrà la partecipazione di oltre 100 artisti tra musicisti, cantanti, attori, comici e ballerini che si esibiranno in 4 postazioni denominate “stazioni”. Le stazioni saranno: Stazione del Giglio, Stazione delle Ginestre, Stazione delle Rose e Stazione delle Stelle. 

Gli artisti si alterneranno nelle varie stazioni per rendere omaggio alla Patrona Santa Rosalia con le loro performance a partire dalle 20.30 fino alle 23.00. 

L’evento è considerato un momento di grande partecipazione civica e un pellegrinaggio che raduna fedeli e visitatori da tutta la Sicilia. Il sindaco Lagalla e l’assessore Cannella hanno sottolineato l’importanza di questa iniziativa, che fa parte delle celebrazioni per il 400esimo anniversario del Festino di Santa Rosalia.

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Saverio Schirò
Saverio Schiròhttps://gruppo3millennio.altervista.org/
Appassionato di Scienza, di Arte, di Teologia e di tutto ciò che è espressione della genialità umana.

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