L’11 Novembre, in Sicilia, si è soliti mangiare i biscotti di San Martino, che hanno diverse varianti, a seconda delle zone in cui ci si trova.
A Palermo, ci sono quelli semplici, biscotti secchi aromatizzati con semi di finocchio e quelli morbidi riempiti con marmellata o con ricotta.
Anticamente si diceva che c’era il San Martino dei ricchi e quello dei poveri.
L’ 11 Novembre, veniva festeggiato da chi non aveva problemi economici e poteva permettersi una festa infrasettimanale, mentre i meno fortunati lo festeggiavano la domenica successiva alla ricorrenza, quando prendevano la “simanata” (la paga settimanale).
L’usanza prevede che questi biscotti, particolarmente secchi e duri, vengano accompagnati, da qualcuno inzuppati, nel vino moscato o malvasia o zibibbo di Pantelleria.
Oggi le pasticcerie presentano questi biscotti anche ripieni e sono deliziosi.
Prova a farli anche tu!
Per il biscotto
gr. 300 di farina,
gr. 200 di zucchero,
gr. 60 di burro,
1 bustina di lievito per dolci,
2,5 dl. di vino marsala,
1 cucchiaino di semi di anice e un pizzico di cannella
2 cucchiai di olio extravergine di oliva,
Per il ripieno
gr. 200 di ricotta fresca di pecora,
la scorza di un limone,
gr. 30 di cioccolato a scaglie,
zucchero a velo,
sale.
Procedimento
Mettete in una ciotola grande la farina e lavoratela con 100 gr. di zucchero, il burro, il lievito e 1,5 dl. di marsala; unite a poco a poco l’acqua necessaria a rendere omogeneo ed elastico il composto. Per ultimo unite i semi di anice, un pizzico di cannella e uno di sale, amalgamate fino ad ottenere un composto compatto e morbido.
Coprite con la pellicola da cucina, lasciate riposare e lasciare lievitare fino al raddoppio.
Intanto preriscaldate il forno a 200 gradi.
Tagliate l’impasto a cilindretti, che avvolgerete a spirale dal diametro di circa 6 centimetri, adagiatele su una teglia unta con poco olio e distanziatele fra loro.
Cuocete in forno per circa 15 minuti, fino a quando i biscotti risulteranno ben dorati. Sfornateli e lasciateli raffreddare.
Per la crema, mescolate la ricotta con 100 gr. di zucchero, la scorza del limone grattugiata e le scaglie di cioccolato. Lasciate riposare.
Quando i biscotti saranno freddi, con l’aiuto di un coltello a punta togliete la calotta superiore dei biscotti e scavatene leggermente l’interno per fare spazio alla crema.
Bagnate i biscotti con il restante vino marsala, riempiteli con la crema di ricotta e richiudeteli con la calotta superiore.
Spolverate con lo zucchero a velo.
Come mai non dite che i biscotti ripieni di crema di ricotta vanno chiamati “rasco” e gli altri, troppo dolci, con marmellata e glassa di zucchero si chiamano, o meglio venivano chiamati, “decorati”?
Pochissimi sono le persone che se ne ricordano; le tradizioni, il dialetto e quant’altro, tutto sacrificato sull’altare del “piattume” un po’ stupidamente snob perché il dialetto saprebbe di volgare, non sapendo quanta ricchezza vada perduta.