Frank Capra, il siciliano che vinse 6 Oscar

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Sapevate che uno dei registi più famosi e premiati del cinema americano è nato in provincia di Palermo?
Francesco Rosario Capra, meglio noto come Frank Capra, è considerato uno dei mostri sacri di Hollywood, autore di alcuni dei film più famosi degli anni ‘30 e ‘40, vincitore di ben 6 premi Oscar e autentico ispiratore di intere generazioni di statunitensi.
Originario di Bisacquino, è considerato la perfetta incarnazione del Sogno Americano, una persona dai natali umilissimi che grazie al suo lavoro e alle opportunità colte, è arrivato all’apice del successo.

Scopriamo qualcosa in più su questo siciliano illustre.

Frank Capra l’Americano

Sulla biografia di Frank Russell Capra non mi soffermerò troppo, visto che è già ben nota al grande pubblico.

Nato nel 1897 a Bisacquino in provincia di Palermo, ultimogenito di una famiglia di fruttivendoli, all’età di 6 anni emigrò negli Stati Uniti insieme ai genitori e a 4 dei suoi 6 fratelli e sorelle. Il fratello maggiore Benedetto, era infatti andato via da casa 5 anni prima e a lungo creduto morto, vista l’assenza di notizie, salvo poi scoprire che era vivo grazie ad una lettera spedita ai genitori, in cui diceva di trovarsi in California e chiedeva alla famiglia di raggiungerlo con la promessa di una vita migliore.
La missiva accese le speranze della famiglia siciliana, che decise così di fare i bagagli ed imbarcarsi, fatta eccezione per una delle sorelle, Ignazia, che rimase a Bisacquino forse perché già sposata.

Dopo un lungo viaggio per mare e per terra, durante il quale si dice che i Capra abbiano mangiato solo banane, in quanto unico alimento disponibile il cui nome inglese corrispondeva al siciliano, la famiglia arrivò finalmente a Los Angeles, dove il giovane Frank iniziò a studiare, lavorando intanto come strillone (il ragazzino che vendeva i giornali agli angoli delle strade).

Nonostante le pressioni della sua famiglia, affinché trovasse un lavoro stabile, Frank decise di non abbandonare gli studi, arrivando a conseguire la laurea in ingegneria chimica.
Nonostante il titolo di studio, però, non fu in grado di trovare un impiego nel suo settore, continuando a svolgere ogni genere di lavoro umile, dal bracciante al venditore porta a porta. Questa strada lo condusse a Hollywood, dove entrò come tuttofare, iniziando così a conoscere quello che sarebbe stato il suo futuro mondo.

Dopo una lunga gavetta, sfruttando un’opportunità dopo l’altra, Frank Capra fece carriera nel cinema, ottenendo prima piccoli ruoli in produzioni minori, scrivendo qualche sceneggiatura per gag comiche e infine affermandosi come regista, lavorando con attori del calibro di Harry Langdon, Clark Gable, Gary Cooper e James Stewart e firmando alcuni dei più grandi classici del cinema americano.

Il suo lavoro gli fruttò numerosi premi, tra cui 6 Ocar, 3 alla miglior regia, 2 miglior film e un miglior documentario.

Frank Capra il Siciliano

Il legame di Frank Capra con la Sicilia è sempre stato piuttosto particolare. Essendo emigrato da piccolo ha più volte affermato di conservare pochissimi ricordi della sua infanzia a Bisacquino e anzi che la sua vera vita era iniziata su quel piroscafo che lo ha portato negli Stati Uniti, tuttavia per due volte è tornato nel suo paese natale.

La prima volta è arrivato in incognito, forse negli anni ‘50, prendendo una macchina e guidando da solo fino alla sua vecchia casa, in via Santo Cono, dove non trovò alcuna faccia amica ad attenderlo, secondo quanto scritto nella sua autobiografia. Così dopo essere rimasto un po’ ad osservare quei luoghi in cui giocava da bambino, ripartì in silenzio.

La seconda volta, nel 1977, la sua visita fu ufficiale, promossa addirittura dal governo statunitense in una specie di tour pubblicitario volto a sedurre gli italiani con il “Sogno Americano”.
In questa occasione il suo arrivo a Bisacquino fu trionfale. Ad accoglierlo in paese trovò la banda, le autorità ed una grande folla di concittadini festanti. Percorsa a piedi la via principale arrivò al municipio, dove dal balcone pronunciò un breve discorso in inglese, visto che il suo italiano era molto stentato.

In seguito si fermò a salutare una vecchia amica d’infanzia e a conoscere i suoi oltre 40 nipoti e pronipoti, la progenie di quella sorella che era rimasta in Sicilia e che era morta parecchi anni prima.

Si dice che per ospitare una sontuosa tavolata in suo onore, uno dei suoi nipoti fu costretto a fare spazio in casa abbattendo una parete. Tuttavia lo zio Frank non mangiò né bevve nulla. Si scusò adducendo problemi di stomaco, ma la realtà era che persino l’acqua che beveva doveva prima passare dal controllo di un assaggiatore. La guerra fredda imperversava e la Sicilia pullulava di quei comunisti che tanto spaventavano le amministrazioni americane. Per questo motivo il regista era accompagnato da una scorta di agenti segreti, che gli sconsigliarono di fidarsi di alcuno e che per evitare ogni riferimento politico, scrissero addirittura il suo accorato discorso, come se fosse il copione di un film.

Curiosità

Tra le tante opere, Frank Capra fu regista de “La vita è meravigliosa” (It’s a wonderful life) del 1946, considerato uno dei più bei film di tutti i tempi e uno dei classici di Natale per eccellenza. Intere generazioni di americani lo guardano quasi religiosamente ogni anno nel periodo delle feste e i suoi riferimenti nella cultura popolare sono dappertutto.

Si dice anche che questo film sia stato fonte d’ispirazione per il successo di Domenico Modugno “Meraviglioso”, che oltre a ricordarne il titolo tratta di un argomento molto simile alla trama del capolavoro di Capra, iniziando con un uomo disperato che tenta di togliersi la vita, salvato poi da un angelo che gli ricorda la bellezza della vita.



Leggi anche: Quando la Regina Elisabetta visitò Palermo

Fonti: F. Capra – Il nome sopra il titolo (autobiografia) – Minimum Fax – 2016
M. Trecca – Frank Capra – Enciclopedia del Cinema 2003 – su Treccani
G. Bonina – Il regista di Hollywood mai amato dal suo paese – su Repubblica
Wikipedia.org – Frank Capra e La vita è meravigliosa

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Samuele Schirò
Samuele Schirò
Direttore responsabile e redattore di Palermoviva. Amo Palermo per la sua storia e cultura millenaria.

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