Il Parco Fondo Badia sorge nella contrada di Uditore, che si estendeva tra le fertili campagne nordoccidentali di Palermo, comprendeva in origine fondi di considerevole dimensione e appartenenti ai conventi cittadini o a singoli privati.
La storia del Fondo Badia inizia nel 1746, quando le Monache dei Sett’Angeli costruirono quella che, con il nome di “Villa Pia”, divenne la loro residenza estiva.
Dell’immenso giardino che in quel tempo esisteva nel Fondo, oggi restano le tracce dei viali e delle imponenti mura di recinzione, alte in origine quasi 5 metri, che servivano a garantire la clausura delle monache.
Fonti storiche narrano che in città ormai era diventato un evento quando le Suore all’inizio dell’estate si spostavano con le loro carrozze nere dal Convento dei sett’Angeli, sito alle spalle della Cattedrale di Palermo, sino alla Villa Pia. In seguito la Villa fu acquisita dalla congregazione dei Padri Redentoristi, fondata dal vescovo Alfonso Maria de’ Liguori, proclamato poi Santo nel 1871.
Oggi, grazie ad un lavoro di ripristino e di recupero svolto dall’ Associazione “Cultura&Coltura”(i 6 ettari e mezzo venivano utilizzati di rado dalla chiesa e il Parco era in completo stato di abbandono con la vegetazione che ne faceva da padrone), il Parco “Fondo Badia” ha ritrovato quell’antico splendore: tra i “giardini e i copiosi alberi” di arance e di mandarini si può ritrovare, nel centro della città, uno dei pochi “pezzi” della Conca d’Oro sopravvissuti all’avanzata del tempo e del cemento.
Quello del Parco “Fondo Badia” è un progetto sociale e culturale che si propone di offrire ai suoi visitatori, insieme alla possibilità di immergersi nella natura pur restando in città, anche un’opportunità di condivisione e di confronto attraverso incontri, manifestazioni ed eventi di vario tipo.
L’obiettivo del Parco è quello di restituire alla nostra bella città e al quartiere che ci ospita un pezzo di storia della nostra terra, per ritrovare i sapori tradizionali e ed il piacere del contatto genuino con la natura.
L’ Associazione ed i suoi volontari ha realizzato al suo interno percorsi sportivi, una biblioteca, uno spazio di 3000 Mq dedicato al mondo cinofilo denominata “BaUdia”, zone barbecue, un palco per spettacoli teatrali, e non per ultimo il nostro fiore all’occhiello, ovvero l’orto urbano, 42 particelle di 50 mq( in arrivo ce ne sono altre 25) che consentono ai propri associati di coltivare la terra per l’autoproduzione del cibo.
Stiamo lavorando contro la burocrazia per poter realizzare nuovi progetti e nuovi eventi per cercare di far vivere un polmone verde da molti sconosciuto che sta dando al quartiere e alla città di Palermo uno sfogo di tranquillità nel bel mezzo del caos quotidiano.
non si chiama baida?
No, non è lo stesso posto, è proprio “Badia”