Influenza: consigli pratici per curarla presto e bene

Piccoli consigli per grandi benefici

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Senso di spossatezza, testa pesante e occhi lucidi, sintomi accompagnati da un senso di dolenzia diffuso, a volte mal di gola, sono i preludi di una influenza che ormai ci ha raggiunto. In breve, brividi scuotenti faranno innalzare la temperatura improvvisamente al di sopra dei 38°. A questo punto non c’è nulla di meglio da fare che mettersi a letto e prendere in considerazione alcuni consigli pratici per limitare le sofferenze e prevenire le complicazioni.

Cosa è l’influenza?

L’influenza è una affezione delle vie respiratorie alte, causata da un virus: il Virus Influenzale e questo già ci dà alcune indicazioni importanti che vedremo tra poco.
La caratteristica iniziale è la febbre alta (oltre i 38°), che comunque si risolve in pochi giorni. E poi una serie di sintomi piuttosto comuni: respiratori (tosse, muco e dispnea), muscolari (affaticamento e debolezza), e a volte più generici (mal di testa, mal di pancia, diarrea…). Alcuni di questi sintomi, possono perdurare anche fino a 2-3 settimane.

Perché l’influenza avviene nei mesi invernali?

E’ una domanda che si pongono in tanti, infatti, ogni anno, dal 10 al 20% della popolazione occidentale si ammala di questo virus, proprio nei mesi che vanno da dicembre a marzo. Il motivo non è del tutto chiarito perché solo le temperature fredde non giustificano questa ciclicità dei disturbi da virus. Le ragioni dovrebbero essere multiple e tutte riferite alla stagione fredda: In primo luogo il calo delle difese immunitarie per un abbassamento delle riserve di vitamina D. Ormai lo sanno tutti quanto è determinante questo ormone/vitamina per mantenere efficiente il nostro sistema immunitario: poca esposizione al sole, alimentazione non adeguata, l’età che avanza… sono tutte cause di uno scarso apporto di vitamina D e relative conseguenze.

Una concausa è legata agli ambienti chiusi che frequentiamo in inverno e che creano quella vicinanza sociale che favorisce la diffusione del contagio. Ma non solo questo: l’aria riscaldata dentro gli ambienti provoca un microclima secco che favorisce l’attecchimento del virus.

C’è, infine, il reiterarsi di queste epidemie dovuta alla estrema variabilità del Virus (Tipo A, B, C e vari sottotipi) che rende vana la normale immunizzazione che si dovrebbe conseguire dopo avere contratto la malattia.
In casi per fortuna rarissimi, la mutazione virale avviene all’interno di un maiale dove si combinano un virus aviario ed uno umano generando un riassortimento del virus influenzale in maniera così radicale che il sistema immunitario non riconosce e la malattia si diffonde così tanto da infettare fino al 50% della popolazione umana con gravissime complicazioni (pandemia influenzale).

Le pandemie influenzali si verificano ad intervalli non prevedibili. Nel secolo scorso ne sono state registrate tre: la Spagnola nel 1918 che ha causato la morte di almeno 20 milioni di persone! Poi l’Asiatica, nel 1957 e quella di Hong Kong nel 1968.

Sintomi e diagnosi dell’Influenza

Il virus influenzale penetra nell’organismo attraverso le mucose delle vie aeree, dunque, naso e bocca, ma anche attraverso gli occhi. Di questo bisogna tenerne conto, perché il virus ha poca vita sugli oggetti, ma quando le temperature sono basse e si frequentano luoghi affollati, non è difficile respirare aria con microparticelle che veicolano il virus o semplicemente toccare una superficie dove una persona infetta, suo malgrado, ha depositato campioni di virus con uno starnuto o con le mani! Non bisogna dimenticare che il virus viene trasmesso da persone già infette, anche se ancora non mostrano i sintomi o anche 3 o 4 giorni dopo che i sintomi sono passati.

I classici sintomi dell’influenza sono dovuti in parte ai processi infiammatori causati dallo stesso virus alle mucose, ma anche alla produzione di interferone da parte dell’organismo che in questo modo combatte il diffondersi della malattia.
In casi rari, una infezione batterica può sovrapporsi all’influenza vera e propria e così generare altre affezioni secondarie delle vie aeree, compresa la polmonite batterica o virale che può essere molto grave per soggetti anziani o con difese immunitarie depresse.

La diagnosi di influenza, solitamente la si fa solo basandosi sui sintomi ma la certezza si può ottenere solo mediante una diagnosi virologica diretta attraverso la ricerca dell’antigene specifico o del genoma del virus. Ovviamente non ci pensa nessuno ad eseguire questo tipo di accertamento. La chiamiamo influenza e basta ed a volte ci stupiamo che ritorna nella stessa stagione: la ragione, in questi casi, è che non si trattava dello stesso virus.

Consigli pratici per curarsi: ai primi sintomi, innanzitutto riposare

In caso di influenza il riposo è la migliore medicina. Meglio se a letto, specialmente all’inizio dei sintomi.
Il riposo lascia fare all’organismo la sua parte nel contrastare il diffondersi dei virus: fa risparmiare energie, concentrandosi sulla produzione degli anticorpi necessari per combattere i virus e guarire presto e bene.

  • Dunque, tutto ciò che occorre fare è restare tranquillamente a casa, in un ambiente confortevole, ma non troppo caldo;
  • affaticarsi il meno possibile;
  • mangiare cibi sani e leggeri; 
  • bere molti liquidi, soprattutto se la febbre è alta e si suda molto; 
  • aumentare l’assunzione di vitamina C, attraverso tanta frutta fresca e integratori, senza dimenticare l’apporto di sali minerali.

Per i disturbi più fastidiosi, poche medicine

termometro per influenza

Per prima cosa ricordatevi che assumere antibiotici in caso di influenza è assolutamente inutile: non hanno alcun effetto sui virus. Per la febbre e il classico malessere generale si può assumere il paracetamolo, che è abbastanza sicuro, ma solo se la temperatura supera i 38,5°.
Meglio evitare, se non in casi particolari e sempre su consiglio del medico curante, gli antiinfiammatori da banco come gli ASA (Aspirina, Ibuprofen, Oki e simili) per possibili effetti collaterali soprattutto a livello gastrico.

Il consiglio spassionato è di evitare di fare “cure fai da te” ed affidarsi al proprio curante che di volta in volta adeguerà la corretta terapia ai singoli casi. Farmaci antivirali o copertura antibiotica per evitare rischi di complicanze nelle persone più deboli devono essere assolutamente prescritti dal medico!

La vaccinazione antiinfluenzale

Il modo migliore per prevenire, o per mitigare gli effetti dell’infezione influenzale è la vaccinazione. Non è obbligatoria ma è caldamente indicata e raccomandata per una serie di categorie di persone. Anziani e bambini dopo il 6° mese di vita; persone immunodepresse o adolescenti che per malattie croniche assumono terapia con aspirina. Poi, è consigliata a chi soffre di malattie respiratorie croniche e metaboliche (diabete, disfunzioni renali, fibrosi cistica) ed ovviamente agli operatori sanitari che assistono a queste persone.

Il periodo indicato per effettuare la vaccinazione è da novembre a dicembre e bisogna tenere presente che l’immunità perdura per circa 6-8 mesi ed in ogni caso, la vaccinazione va ripetuta tutti gli anni per via della mutazione del virus.
Attenzione a chi è allergico all’uovo: la vaccinazione è sconsigliata perché il vaccino viene preparato utilizzando appunto le proteine dell’uovo!

Saverio Schirò

Fonti:S. De Grazia, D. Ferraro, G. Giammanco, Microbiologia e microbiologia clinica per infermieri, Milano 2012
www.saperesalute.it: Influenza, come comportarsi ai primi sintomi

 

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Disclaimer

I contenuti degli articoli, per quanto frutto di ricerche accurate, hanno uno scopo esclusivamente informativo e non sostituiscono in alcun modo l’intervento o l’opinione del medico o la sua diagnosi in relazione ai casi concreti. Tutte le terapie, i trattamenti ed i consigli di qualsiasi natura non devono essere utilizzati a scopo diagnostico o terapeutico per qualsiasi malattia o condizione psicofisica. Conseguentemente si consiglia in ogni caso di contattare il medico di fiducia.

Saverio Schirò
Saverio Schiròhttps://gruppo3millennio.altervista.org/
Appassionato di Scienza, di Arte, di Teologia e di tutto ciò che è espressione della genialità umana.

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