La caponata di melanzane è un noto piatto siciliano composto da verdure fritte, principalmente melanzane, e condite con salsa agrodolce.
Da dove derivi questo nome, precisamente non si sa, alcuni affermano che il nome ci è stato tramandato dai Monsù, che usavano questo tipo di salsetta per conservare per poco tempo la cacciagione, fra cui il cappone, da quì il nome caponata, altri invece riferiscono che questo agro-dolce serviva, nelle tavole degli aristrocratici, per condire la lampuga tagliata a pezzi, pesce buono ma un po’ stopposo e comunemente chiamato da noi siciliani “capone”, ma che venne sostituito dal popolo, povero, dalle verdure ovviamente meno costose e più a portata di tasche.
Esistono tante varianti in Sicilia, c’è chi aggiunge alle melanzane anche peperoni, uva sultanina e frutta secca come mandorle e pinoli, tutte ricette gustosissime, ma io vi spiego come preparo io la caponata e vi assicuro che i miei ospiti si leccano sempre i baffi!
Per una bella pirofila di caponata ci vogliono:
10 melanzane
Olio d’oliva q.b. per friggere le melanzane
1 grosso mazzo di sedano e una grossa cipolla
300 grammi circa di olive verdi
3 cucchiai di capperi ( se salati vanno ovviamente lavati)
1,5 litri salsa di pomodoro fresco
Sale e pepe q.b.
1 bicchiere di aceto
2 cucchiai colmi di zucchero
Lava le melanzane, togli il picciolo, tagliale a tocchetti e mettile sotto sale per qualche ora, in un colapasta, in modo che possano buttare via l’amaro.
Ora friggile in olio bollente e mettile a sgocciolare su carta assorbente.
Pulisci il sedano, taglialo a pezzi e mettilo a bollire in acqua salata. In una grosso tegame soffriggi la cipolla tagliata piccola, non appena sarà imbiondita aggiungi il sedano bollito, le olive che avrai precedentemente snocciolate e tagliate a pezzi, i capperi e la salsa di pomodoro. Aggiusta di sale e pepe, amalgama bene il tutto e fai cuocere a fuoco basso. Nel frattempo sciogli nell’aceto lo zucchero quindi versalo nella salsa e cuoci ancora un po’ a fuoco moderato fino a che l’odore dell’aceto sarà sfumato. A cottura quasi ultimata unisci alla salsa anche le melanzane fritte, facendo insaporire il tutto. Questo è un piatto che va consumato freddo, normalmente come contorno, ma c’è da dire che per la sua ricchezza di ingredienti e di sapori può essere consumato anche come piatto unico accompagnata dal pane o da crostini.
Se la servi come contorno, puoi aggiungere sopra ogni porzione qualche mandorla e gheriglio di noci per guarnire, lo sposalizio è perfetto!
La caponata puoi anche conservarla per l’inverno, quando non è tempo di melanzane.
Ci sono due metodi da utilizzare per la conservazione: basta conservarla in barattoli ermetici e bollirla per 20 min (i barattoli devono essere coperti completamente d’acqua), lasciandola raffreddare completamente prima di conservarla oppure quando la caponata è ancora sul fuoco a bollire, mettila in barattoli ben puliti e ben ermetici caldi, tappali velocemente e avvolgili con delle coperte. Togli i barattoli da questa copertura dopo qualche giorno, quando saranno freddi. La caponata si conserverà perfettamente e puoi utilizzarla quando e come vuoi, magari per aggiungere qualche posto a tavola ed arricchire la tua cena.
Buon Appetito!
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