Se chiedi ad un palermitano cos’è la “Frittedda” o “Frittella”vedrai che non avrà nessun dubbio nel risponderti e la risposta sarà sicuramente contraria a quella che un non palermitano potrebbe dare! Niente fritto o frittelle o frittata, la “frittedda” è esclusivamente un piatto tipico palermitano composto, o di sole fave, o tradizionalmente di, fave, piselli e carciofi.
La prelibatezza di questo incontro di ortaggi sta nella freschezza, più questi ortaggi son freschi più la “frittedda” vien buona.
Si tratta di una ricetta primaverile, i tre componenti di questo piatto, che crescono nel periodo che va da marzo ad aprile, devono assolutamente essere freschi, piccoli e teneri.
Occorrono
1 chilo di fave
- 500 gr. di piselli
- 6 carciofi
- 1 cipolla
- 1/2 bicchiere di aceto
- 1/2 cucchiaio di zucchero
- olio extravergine d’oliva q.b.
- sale e pepe
Pulite sei carciofi togliendo le punte e le foglie più dure, tagliateli a spicchi e lasciateli in acqua con del limone. Sgusciate 1 kg di fave e 500 g di piselli freschi.
In un tegame, fate imbiondire, in olio extra vergine d’oliva, una bella cipolla tagliata a fette sottilissime. Aggiungete al soffritto i carciofi scolati, i piselli e le fave, ricoprendo tutto con un po’ di acqua. Salare, pepare e lasciate cucinare a fuoco moderato e coperto per circa 20 minuti, mescolando di tanto in tanto con un cucchiaio di legno molto delicatamente. La frittella è così cotta e buonissima. La vera ricetta palermitana prevede invece che, a cottura ultimata, si aggiunga alla pietanza, mezzo bicchiere di aceto con mezzo cucchiaio di zucchero, che va mescolato alla frittella e sfumato a fuoco ancora acceso. Questa ricetta è molto buona mangiata fredda, ma se non aggiungete, zucchero e aceto potete servire questo piatto anche caldo e servirlo come contorno o come piatto unico.