Il piede diabetico è una delle complicanze più temute da chi soffre di diabete, soprattutto per il rischio di ritrovarsi con un arto amputato. Prevenire il piede diabetico dovrebbe dunque essere la prima priorità. Certamente esistono individui ad alto rischio, come quelli che soffrono di neuropatia o malattia vascolare periferica, oppure chi presenta deformità del piede o qualche callo, tuttavia chiunque soffre di diabete dovrebbe fare particolare attenzione alla salute dei suoi piedi: ecco 10 regole che aiuteranno a scongiurare i rischi di lesioni ed ulcerazioni.
Per prima cosa il diabete deve diventare uno stile di vita!
Quando qualcuno dichiara di essere affetto da diabete, l’opinione dell’interlocutore è sempre la stessa: “Poveretto, che disgrazia!” Nel meridione è visto come un dramma, date le specialità culinarie che vedono come protagonista cassata, cannoli, sfinge. Ma è proprio questa esagerazione che vede il sud Italia con un tasso di diabete più alto del nord Italia. I pranzi domenicali che durano un’intera giornata, i banchetti per ogni ricorrenza, la mancanza di capacità di rinunciare al nostro fantastico pane come alla pasta super-condita. Tutte gioie che per una persona con il diabete diventano un momento tragico.
La frase del parente seduto a tavola accanto al diabetico è sempre la stessa: ”ma che ti deve fare un pezzettino? Mangia!”
Il diabete deve diventare uno stile di vita! Il problema non sta nell’evento sporadico, ma nel ripetere con ogni scusa quel tipo di alimentazione.
Una delle complicanze del diabete è il piede diabetico.
La prima causa è l’incuria, perché il diabete è subdolo. Il siciliano diabetico dice “ho lo zucchero nel sangue”, vero! I cristalli di glucosio che si depositano nel sangue, non riescono a passare all’interno dei vasi più piccoli, quelli che si trovano in periferia, per esempio nel piede, e li strisciano e li lesionano, provocando la cosiddetta neuropatia o vasculopatia diabetica che permette al diabete di agire silenziosamente provocando le classiche ulcerazioni ai piedi definite appunto “piede diabetico”.
Cosa può fare il diabetico per smascherare questa brutta bestia? Avere una guardia del corpo… anzi, dei piedi!
Il podologo, che ha la capacità di riconoscere i rischi prima che il danno si a compiuto. Basterebbe un controllo periodico ai piedi per prevenire le ulcere diabetiche che sono la maggiore causa delle amputazioni non traumatiche. Per non parlare del fatto che il paziente amputato andrà incontro ad una seconda amputazione o nel peggiore dei casi, alla morte.
Nel caso in cui il diabetico amputato si riprenda bene, diventerà comunque un problema sociale. I suoi familiari dovranno occuparsi di lui. Il sistema sanitario nazionale avrà un pensionato in più. L’INPS si ritroverà un parente in più a rivendicare i diritti della legge 104. Insomma, discorsi cinici per distogliere l’attenzione del primo, vero problema: ci sarà una persona senza un pezzo di sé.
Le 10 regole per mantenere sani i piedi delle persone con diabete
Il podologo ha a cuore la salute dei piedi ed ha stilato un decalogo per la salute del piede diabetico. Ecco alcuni semplici consigli per scongiurare (o quasi) il rischio di ulcerazione:
1 – Tenere sotto controllo i valori del diabete
2 – Pulire i piedi quotidianamente
3 – Controllare la cute del piede, è utile utilizzare calze bianche che faranno da campanello d’allarme in caso di lesione, perché sarà facilmente visibile sangue o altro
4 – Indossare scarpe comode: al diabetico spetta un paio di scarpe su misura all’anno
5 – Recarsi periodicamente dal podologo. Da uno studio condotto ad Asti si è evinto che il rischio di ulcera in pazienti che non frequentano il podologo è 10 volte più alto
6 – Non utilizzare prodotti corrosivi come callifughi o ricorrere al fai da te per ridurre le callosità o tagliare le unghie
7 – Non camminare a piedi scalzi, se si è affetti da neuropatia, non si avvertirà il corpo estraneo. Vale anche sulla sabbia perché non si sentirà la caloria della sabbia e ci si potrà ustionare
8 – Prima di indossare le scarpe, controllare se all’interno c’è qualcosa
9 – Non avvicinare i piedi a fonti di calore come la stufa
10 – Non sottovalutare la perdita di sensibilità
Queste poche regole sono alla base del controllo del diabete. Il podologo farà il resto.
L’ideale sarebbe essere inseriti in ambulatori di piede diabetico multidisciplinari ma è una realtà ancora poco diffusa e bisogna considerare che per accedere in ospedale e avere diritto alle cure per piede diabetico bisogna avere già una lesione.
Un gruppo di podologi siciliani ha condotto uno studio osservazionale multicentrico per dimostrare che i pazienti diabetici seguiti dal podologo non sviluppano ulcerazioni o quasi. Si spera che questi casi servano a creare dei percorsi terapeutici per migliorare le condizioni di salute di queste persone con il sangue un po’ più dolce degli altri!
Dr.ssa M. D’Armetta – Podologo dello Sport