Il Team SiculDrone è pronto ad emozionarvi con un nuovo video realizzato, tra luoghi turistici ed angoli rurali, per la promozione della nostra meravigliosa terra.
Castello di San Nicola L’Arena: Il castello di San Nicola l’Arena sorge sul tratto di mare prospiciente la cittadina di Trabia. La pianta attuale dell’edificio fu costruita nel XIV secolo, intorno a quella già preesistente di epoca normanna.
Il Castello di Cefalà si erge su una rupe (657 metri s.l.m.) che domina la valle del corso iniziale del fiume Milicia. Il villaggio settecentesco di Cefalà Diana (dal nome dei fondatori) ha lasciato il castello fuori dal tessuto urbano per svilupparsi a sud-ovest della rupe, dove il terreno è meno ripido.
La baia dei Francesi è un piccolo angolo di paradiso, nascosto ed affascinante.Una piccola insenatura, incastonata tra le rocce prospicienti il mare, alle pendici del Mongerbino, tra la frazione marinara di Aspra ed il Capo Zafferano.
A Corleone, nel cuore dell’entroterra della provincia di Palermo, si trova la bellissima Cascata delle due Rocche, formata dal salto del fiume San Leonardo, un affluente del fiume Belice.Alta circa 4 metri, si trova a pochi passi dal centro storico del paese, in mezzo alle due alte rocche, e finisce su un piccolo laghetto per poi proseguire il suo percorso all’interno del bosco.
Il faro sorge su Capo Zafferano, un piccolo promontorio che si protende nel Mar Tirreno, appartenente al territorio di Santa Flavia nella città metropolitana di Palermo. Da esso, procedendo verso occidente, inizia il Golfo di Palermo sul quale si affaccia la Conca d’Oro.
Il lago di Piana degli Albanesi (liqeni i Horës së Arbëreshëvet in arbëreshë) è il più antico bacino artificiale della Sicilia, e tra i più grandi, nonché alti, con i suoi 610 m s.l.m. Si estende su un’area di 310 ettari nel territorio comunale di Piana degli Albanesi e di Santa Cristina Gela, nella città metropolitana di Palermo. È una delle aree di pregio ambientale e naturalistico affidato al WWF Italia.
A differenza di tanti altri borghi fondati durante la riforma fascista, Borgo Borzellino è relativamente vicino ad un centro abitato, cioè quello di San Cipriello. Il borgo faceva parte della seconda tornata di costruzioni che avrebbero dovuto ridare lustro al meridione di Italia attraverso l’agricoltura; fu progettato da G. Caronia e G. Puleo e si aggiungeva agli otto borghi già costruiti fra il 1939 e il 1940 ma, purtroppo, non fu completato.