Lo Sfincione palermitano

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Lo sfincione, il cui nome deriva dal latino “Spongia” che vuol dire spugna, ha come caratteristica una pasta spugnosa, morbida e soffice e condita con una salsa a base di pomodoro e cipolle. Pare che sia  stato inventato dalle suore del monastero di San Vito a Palermo per sostituire il solito “pani schittu” pane senza niente.
 
 

Ingredienti
500 g farina “oo”
500 g farina  di grano duro
25 g lievito di birra
20 g olio extravergine di oliva
750 g circa di acqua tiepida
20 g sale
10 g zucchero

Per il condimento 3 grosse  cipolle, 6 sarde salate, 500 g pomodoro pelato, 200 g caciocavallo, sale e pepe qb, origano pangrattato

Miscelate le farine con lo zucchero e il sale e disponetela a fontana su una spianatoia. Sciogliete il lievito di birra in un pò di acqua tiepida e versatelo al centro della farina cominciando ad impastare. Aggiungete un poco alla volta l’ acqua e continuate ad impastare, aggiungete l’ olio. Fate attenzione che non vi siano grumi nella pasta, alla fine dovrete avere un impasto che sia abbastanza elastico e un pò appiccicoso, che metterete in una ciotola capiente che avrete bagnato con dell’ olio, coprite con un canovaccio umido e lasciatelo a lievitare fino a che non raddoppia di volume. Trascorso questo tempo ungete una teglia e sistematevi la pasta, (deve essere circa un centimetro di altezza) e lasciate lievitare ancore per circa un’altra ora. Intanto preparate il condimento: tagliate a fette la cipolla e fatela cuocere con un poco di acqua per circa 15 minuti, scolate l’acqua in eccesso e aggiungete l’olio, fatela soffriggere leggermente e aggiungete il pomodoro pelato, aggiustate di sale e pepe e fate cuocere. A cottura ultimata lasciate raffreddare. Lavate le sarde e togliete la lisca, tagliate a pezzetti il formaggio (le quantità date sono solo indicative, potete dosarle a vostro gusto).
Sistemate le sarde e il formaggio sulla pasta, copriteli con il sugo preparato. Se volete potete grattugiare sopra ancora del formaggio, spolverate di origano e pangrattato e mettete in forno caldo per mezz’ora.

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Un gruppo di persone accomunate dalla passione per la Sicilia, ma sopratutto per Palermo, con la sua storia millenaria, la sua cultura unica e le sue molte, moltissime sfaccettature.

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