
Il Giappone è, per molti occidentali, una terra attraente e misteriosa, ricca di una storia e di una cultura unica al mondo, che affonda le radici in un importante passato, ma che si sposa perfettamente con il più avanzato futuro, dato che le grandi città vivono in un proverbiale stato di avanzamento tecnologico.
Ho avuto di recente la fortuna di visitare questo luogo incantevole e descriverò qui, come di consueto, alcune parti salienti di questa esperienza.
La moneta e il costo della vita
Quando si parla di vacanze o vita in Giappone, si è sempre spaventati dall’alto costo della vita, ma vi dirò che questa percezione è quantomeno esagerata. È vero che ricercando beni e servizi “di lusso” ci si può trovare di fronte a prezzi esorbitanti, ma è anche vero che, per chi sa cercare ed eventualmente adattarsi, le città offrono una moltitudine di servizi economici e decisamente alla portata di tutti. Mi spiego meglio.
Una camera d’albergo pulita e senza troppe pretese (o una casa-vacanza in affitto), si trova facilmente sui 25-30 € a persona/notte, le corse sull’autobus costano circa 1€ e un pasto pronto completo al supermercato si paga circa 3-5 €. Niente di terrificante, insomma.
Più cari sono invece i treni (ma per i turisti ci sono biglietti speciali) ed i ristoranti, ma anche qui si trovano delle soluzioni gustose ed economiche.
Dunque non si può certo dire che sia una meta economica, ma sicuramente con qualche accorgimento e due buoni consigli, ci si può godere un meraviglioso viaggio in maniera accessibile a molti.
I trasporti
Partendo dal presupposto che l’aereo costituirà il primo ostacolo, non solo per il costo elevato, ma anche per le infinite ore di volo. Vi dirò tuttavia che le parti più noiose sono state gli scali, perché sull’aereo, tra un film, un pasto ed una dormita, il tempo è passato abbastanza in fretta.

Una volta giunti all’aeroporto di Tokyo Narita, dove per la cronaca ho scambiato i primi soldi, si può facilmente trovare la biglietteria della Keisei Bus, che effettua il servizio navetta più economico (circa 7,50 €) che vi porterà alla stazione di Tokyo in poco più di un’ora. Ci sono altre compagnie che offrono lo stesso servizio, ma costano di più e impiegano lo stesso tempo.
Le grandi città giapponesi sono ovviamente servite da un’efficiente rete di metro e treni, ma consiglio di valutare anche gli autobus, che coprendo le città in maniera capillare, spesso permettono di raggiungere le varie destinazioni velocemente e senza cambi di mezzo.
Per chi volesse girare più città è importantissimo acquistare il Japan Rail Pass, un abbonamento speciale riservato esclusivamente ai turisti, che vi permetterà di girare tutto il Giappone con estrema facilità, grazie agli Shinkansen, i famosi treni proiettile che attraversano il paese a più di 300 km orari, permettendovi di raggiungere mete lontane in tempi decisamente ragionevoli. Il costo del Pass è abbastanza alto, una settimana 209 €, due 333 € (costi variabili a seconda del tasso di cambio), ma per chi ha intenzione di girare è fondamentale e poi, richiamando una nota pubblicità, avere tutto il Giappone nella propria tasca non ha prezzo.

Cosa vedere
Ovviamente, parlando di un intero stato, qui la lista è pressoché infinita. Tuttavia alcune cose sono imperdibili e meritano senza dubbio una visita. Oltre a Tokyo e Kyoto, che a mio avviso meritano un discorso a parte, il Giappone è costellato di tante altre città turistiche, fortemente collegate alla lunga storia di questo paese.
Iniziamo da Hiroshima, tristemente famosa per la strage nucleare del 1945, dove si trova il famoso Parco della Memoria con monumenti e musei. Se vi trovate lì consiglio assolutamente una visita nell’isola di Miyajima, dove si trova un meraviglioso complesso di templi (si arriva con mezz’oretta di tram e una breve traghettata, gratuita con il Japan Rail Pass).

Nara, l’antica capitale, è una meta assolutamente imperdibile. Qui si trovano alcuni dei templi più grandi e più belli di tutto il Giappone, ma tutto il centro storico è concepito per essere un’attrazione turistica, tanto che in molti periodi è affollato da visitatori e scolaresche locali, intenti ad ammirare i monumenti e a giocare con i daini, che vagano liberi per il parco.
Altri posti senz’altro interessanti sono Kanazawa, dove si trova uno dei giardini più belli al mondo, e Himeji, con il suo famoso castello, primo dei patrimoni Unesco riconosciuti in Giappone. In entrambe queste località, se siete fortunati e se parlate un po’ di inglese, potete trovare delle guide volontarie che vi accompagneranno gratuitamente lungo il percorso, aiutandovi ad apprezzarlo maggiormente.
Dulcis in fundo, anche se immagino non sarà facilissimo da organizzare, vi consiglio di visitare alcune delle bellissime località sul monte Fuji (nel periodo estivo potete anche scalarlo). Se potete cercate anche un Onsen in zona (il tipico bagno termale giapponese), l’esperienza è impagabile.
Ovviamente ci sono tante altre località da vedere, come Nagano, Nikko, Sapporo ed Osaka, ma non avendone esperienza diretta non saprei se consigliarle o meno.
Mangiare e bere
Per i cultori del cibo giapponese questa potrebbe essere un’ovvietà, ma chi crede che in Giappone si mangino insetti,

rettili o cani, ha decisamente sbagliato paese. La cucina tipica del Sol Levante è infatti basata su pesce, riso, carne, uova e verdure, tutto rigorosamente fresco e di stagione (questione di cultura).
Nella sezione “economica” avevo accennato ai cibi pronti del supermercato. Nonostante ciò non suoni benissimo, vi assicuro che questi pasti vi salveranno la vita, e non solo nell’ottica del “pitittu” e del risparmio. Nei banchi frigo troverete facilmente i Bento (il classico porta pranzo giapponese, costituito prevalentemente da riso, carne e verdure) e gli Onigiri (concettualmente simili alle nostre arancine, ma non fritti e ripieni di pesce).

Un’altra soluzione economica è costituita dai Cup Noodles, ovvero il Ramen istantaneo a cui va aggiunta acqua calda (quasi tutti i piccoli supermercati hanno un apposito bollitore).
Andando invece al cibo “vero”, va assolutamente provato il sushi, che contrariamente a quanto si pensa non è un pasto comune nelle tavole orientali. È più che altro paragonabile alla nostra pizza, quindi uno dei cibi tipici da mangiare al ristorante.
Consiglio di provare anche gli Okonomiyaki (simile ad un frittatone pieno di ingredienti a scelta), i Takoyaki (palline di polpo pastellate), lo Yakisoba (spaghetti giapponesi conditi e grigliati) e lo Yakitori (tipicamente è uno spiedino fatto da pezzi di pollo grigliati, ma ne esistono tante altre varietà a base di carne chiamati Yakiniku).
Ci sono poi tanti altri piatti squisiti, di cui però non ricordo il nome, ma che sommati agli altri mi hanno pienamente convinto della bontà di questa ricchissima cucina.

Tra le bevande provate il tè verde, per cui i giapponesi hanno una specie di venerazione. È servito rigorosamente senza zucchero, quindi siate preparati. Per il resto io mi sono divertito molto a provare ogni tipo di cibo e bevanda che mi è capitato a tiro, ma qui tra Ramune (una buona soda), seppie essiccate e stuzzichini vari, la lista è davvero lunghissima.
Altre informazioni
In Giappone l’educazione è sacra, sebbene le loro usanze siano diverse dalle nostre. Se per loro non sta male parlare con la bocca piena e fare rumore mangiando il ramen (anzi è segno di apprezzamento), altri comportamenti non sono visti di buon occhio. Dunque evitate di soffiare il naso in pubblico (almeno in modo plateale), di urlare o schiamazzare e preferite gli inchini alle strette di mano, la vostra capacità di adattarsi alla cultura del luogo sarà certamente apprezzata.
Dato che probabilmente non parlate giapponese, sappiate che nelle grandi città non è difficile qualcuno che mastichi l’inglese. In ogni caso i giapponesi saranno spesso molto ben propensi ad aiutarvi, scavalcando anche le barriere linguistiche, per via del grande senso di ospitalità che li contraddistingue.
Appena arrivati nei luoghi della vostra visita, cercate un centro di informazione turistica, dove ritirare una mappa gratuita e ricevere qualche dritta su come arrivare alle attrazioni di vostro interesse, come per ogni viaggio è comunque consigliabile informarsi bene e pianificare le varie tappe, per non rischiare di perdersi cose interessanti presso cui non sarà facile tornare.
Per quanto riguarda la sicurezza, vi interesserà sapere che il Giappone è uno dei paesi più sicuri al mondo per i turisti, dato che scippi, rapine e altri crimini del genere, sono praticamente inesistenti. Ovviamente la noncuranza non è mai una buona compagna di viaggio, ma mi sento di affermare che qui davvero si può andare in giro in tutta tranquillità.
Per scambiare i soldi rivolgetevi alle banche, hanno buoni tassi di cambio e sono molto comuni dappertutto. In genere se una banca non ha l’ufficio cambi un addetto vi fornirà una piccola mappa con delle indicazioni per raggiungere la filiale giusta (in genere si trova nel raggio di 1 km).
Chiaramente per partire vi occorrerà il passaporto, mentre il visto generalmente viene rilasciato all’aeroporto di destinazione, previa compilazione di un modulo che vi verrà fornito in aereo o all’atterraggio.
L’ultimo consiglio riguarda i 100¥ shop, che sono concettualmente simili ai nostri negozi tutto 1 €, ma con merce decisamente più varia ed interessante. La catena più famosa si chiama Seria, cercatela se volete, sicuramente non ne uscirete a mani vuote.
Per il resto godetevi ogni istante trascorso nella Terra del Sol Levante, che vi arricchirà di certo con la sua antica cultura.
Samuele Schirò
Se volete saperne di più leggete le esperienze a Tokyo e Kyoto