Conservo vaghi ricordi delle celebrazione della festa della Epifania a Piana degli Albanesi, paese dove sono nato. Ricordo la piazza adornata di arance e la fontana dei tre cannoli piena di fiori. La gente accorreva da ogni dove e tanti erano i turisti che assistevano all’evento come ad una attrazione.
Tuttavia il rito della benedizione delle acque è la parte finale di una importante celebrazione religiosa che ricorda l’inizio della manifestazione pubblica di Gesù cristo.
L’Epifania in Oriente
La festa dell’Epifania celebrata il 6 gennaio, ebbe origine in Oriente intorno al IV secolo, mentre in Occidente si cominciava a celebrare il Natale.
Nella liturgia romana, l’Epifania (dal greco epifàneia traducibile con “manifestazione”, “apparizione” o “venuta”) ricorda la rivelazione di Cristo ai pagani, rappresentati dai Magi, ma in Oriente il suo significato è rimasto quello originario: la Teofania (manifestazione di Dio) durante il battesimo di Gesù nel Giordano, prima dell’inizio della sua missione pubblica, quando lo Spirito Santo in forma di colomba discese su di lui e la voce dal Cielo lo confermò Figlio di Dio.
In questo giorno, in Oriente, in onore del battesimo di Gesù, che sceso nel Giordano aveva santificato le sue acque, si era soliti battezzare i catecumeni, coloro che si erano preparati ad entrare nella Comunità dei cristiani. Poi, quando il battesimo degli adulti diventò raro ed i bambini si battezzavano in casa, questa usanza cessò. Tuttavia nella celebrazione dell’evento sacro rimase il rito della benedizione dell’acqua battesimale.
Durante la divina Liturgia, viene rievocata questa Teofania: vengono letti dei passi dell’Antico e del Nuovo Testamento ed il racconto del Battesimo di Gesù dal Vangelo secondo Marco. Segue una litania diaconale e la preghiera del sacerdote. A questo punto, il celebrate immerge per tre volte una croce nell’acqua poi la colloca su un supporto infiorato dove i fedeli potranno baciarla e poi essere aspersi con l’acqua benedetta.
L’Epifania a Piana degli Albanesi
A Piana degli Albanesi ancora oggi l’Epifania viene celebrata secondo il Rito greco ortodosso.
La celebrazione inizia nella Cattedrale di San Demetrio con la liturgia Eucaristica, poi in processione ci si reca alla fontana dei “Tre Cannoli“, nella piazza principale del paese, dove sarà celebrato il rito della benedizione delle acque.
Durante la processione, i celebranti, con i ricchi paramenti sacri sono accompagnati dalle ragazze vestite col meraviglioso costume tradizionale, mentre il popolo segue il corteo fino alla piazza principale decorata per l’occasione.
Preghiere e litanie insieme al canto “Në Jordan” rievocano la discesa dello Spirito Santo nel Giordano il giorno del battesimo di Cristo.
Per tre volte, l‘Eparca immerge nell’acqua della fontana una croce, mentre un concelebrante regge il candelabro a tre ceri (il tricherio). Alla fine della cerimonia, è molto suggestiva la simbolica discesa di una colomba bianca dal tetto dell’antistante chiesa della Santissima Maria Odigitrìa, attraverso un filo che la guida proprio alla fontana. Dopo avere liberato l’uccello, il sacerdote benedice la folla aspergendola con un mazzo di ruta intinta nell’acqua benedetta.
Alla fine della celebrazione vengono distribuite ai fedeli le arance benedette, simbolo della rinascita dopo il freddo della stagione invernale. Un evento, religioso e tradizionale, da non perdere!
Saverio Schirò
PROGRAMMA EPIFANIA A PIANA DEGLI ALBANESI 2024
Ore 10:30 Solenne pontificale presso la Cattedrale San Demetrio
Ore 12:00 Processione e benedizione delle acque presso la fontana dei Tre cannoli con la partecipazione delle donne in costume tradizionale albanese, benedizione dell’acqua, volo della colomba.
A seguire distribuzione delle arance.
Fonte: A.G. MARTIMORT, La chiesa in preghiera, IV, La liturgia e il tempo, Brescia 1984
Epifania voce wikipedia.org