Anche se pochi lo sanno, in Sicilia si trova la città che fu proclamata prima capitale d’Italia da Giuseppe Garibaldi in persona. Si tratta di Salemi, cittadina dalla quale iniziò la cosiddetta “Impresa dei Mille”, subito dopo lo sbarco avvenuto a Marsala.
Ancor più curioso è il fatto che la “prima capitale” fu considerata tale solo per un giorno, giusto per il tempo di permanenza delle truppe garibaldine.
Ma come è possibile che a questo piccolo paesino in provincia di Trapani sia conferito un tale titolo? E perché i libri di storia praticamente non menzionano questo episodio?
Ecco quello che accadde il 14 maggio 1860.
Garibaldi a Salemi
Sebbene si tratti solo di un piccolo paragrafo nel grande libro della storia italiana, molti abitanti di Salemi ricordano con un moto d’orgoglio che la loro cittadina è stata dichiarata ufficialmente la prima capitale del nascituro Regno d’Italia, in quanto prima sede del governo che proprio Giuseppe Garibaldi rappresentava da Dittatore della Sicilia.
Tale titolo, oggi associato a personaggi ed episodi storici terrificanti, a quel tempo non doveva suonare tanto male, visto che la notizia fu accolta con una certa gioia dai salemitani e che tutt’ora il municipio di Salemi si affaccia su piazza Dittatura.
Il motivo perché le truppe di Garibaldi si diressero proprio in quel comune, non è ben chiaro. Certo è che già in passato il luogo era stato teatro di rivolte anti-borboniche e che sicuramente la sua posizione era strategicamente favorevole per respingere eventuali offensive da parte delle truppe del Regno delle Due Sicilie.
Qualunque fosse il motivo della scelta, quando in seguito allo sbarco di Marsala e a una lunga marcia tra le campagne polverose della Sicilia, le camicie rosse giunsero a Salemi, la città accolse i suoi ospiti calorosamente.
La folla si riversò per strada e le campane di tutte le chiese suonarono a festa. Ai garibaldini furono offerti cibo, acqua e vino in abbondanza. L’“Eroe dei Due Mondi” e i suoi uomini più fidati vennero ospitati a palazzo Torralta, mentre gli altri soldati furono alloggiati nei conventi e nelle case che molti cittadini vollero mettere a disposizione.
Il comune diede fondo alle proprie casse per sfamare l’esercito e allestire un’officina in cui fabbri e falegnami contribuirono alla fabbricazione di armamenti e pezzi di artiglieria.

Proprio durante la sua permanenza qui, Giuseppe Garibaldi si autoproclamò Dittatore della Sicilia nel nome di Vittorio Emanuele II. Il suo governo prevedeva il controllo militare dell’isola e chiamava alle armi tutti gli uomini abili d’età compresa tra i 17 e i 50 anni.
Una volta assunta la dittatura con il beneplacito delle autorità locali, il generale si arrampicò sulla torre del Castello Normanno, issò personalmente il tricolore e dichiarò Salemi “Capitale d’Italia”, rivolgendosi poi alla folla con queste parole:
“Siciliani! Io vi ho guidato una schiera di prodi accorsi all’eroico grido della Sicilia, resto delle battaglie lombarde. Noi siamo con voi! Non chiediamo altro che la liberazione della nostra terra. Tutti uniti, l’opera sarà facile e breve. All’armi dunque!”.
La storia di questa prima capitale durò solo un giorno, giusto il tempo di permanenza di Garibaldi e delle sue truppe che, dopo essersi rifocillate e riorganizzate in vista del primo scontro, semplicemente ripartirono alla volta di Calatafimi, lasciando dietro di loro solo il ricordo e una curiosa vicenda che tutt’ora i salemitani amano raccontare.
Fonti: A. Lo Monaco – La Prima Capitale d’Italia fu Salemi in Sicilia ma durò solo un Giorno – Vanilla Magazine
Comune di Salemi – Storia
Wikipedia.org – Salemi
LUDUM Catania – La prima capitale d’Italia è in Sicilia
Foto copertina: Giacomocostaphoto, CC BY-SA 3.0 https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0, via Wikimedia Commons