Il corso Tüköry è una delle principali arterie della città di Palermo che collega Piazza Sant’Antonino alla via Re Ruggero, nei pressi della Porta Mazzara, vicino all’Ospedale dei Bambini. Lungo il decorso, in questa via si aprono il famoso mercato di Ballarò e la Porta sant’Agata giacché un tempo era il limite meridionale dell’antica città di Palermo.
Chi era Lajos Tüköry e perché gli è stata dedicata una via
La via di Palermo prende il nome dal patriota e ufficiale ungherese Lajos Tüköry de Algyes. Nacque a Körösladány il 9 settembre 1830 in un clima di disordini e moti rivoluzionari che avevano come obiettivo di sostituire le vecchie strutture monarchiche con la creazione di stati indipendenti: moti che sarebbero stati in seguito ricordati come “La Primavera dei popoli“.
Appena diciottenne, col grado di tenente, Tüköry partecipò alla Rivoluzione ungherese del 1848-49 contro il potere asburgico. Fallito il sogno di indipendenza della nuova Ungheria, il giovane soldato continuò la sua personale guerra a favore della indipendenza dei popoli.
Partecipò a numerose azioni militari, prima in Turchia combattendo al servizio del sultano contro i Drusi del Libano (1850), nella guerra di Crimea e infine in Italia nel 1859 nel gruppo della Legione Ungherese tra i “Cacciatori delle Alpi” durante il conflitto dell’Italia contro l’Austria.
Il 5 maggio 1860 si arruolò con il titolo di maggiore nell’esercito di Garibaldi in partenza da Quarto insieme ai mille per la spedizione in Sicilia.
Combatté a Calatafimi contro le truppe borboniche ed il 27 maggio condusse l’attacco a Palermo nei pressi del Ponte Ammiraglio. Ma giunto a Porta di Termini, Tüköry fu colpito ad un ginocchio e trasportato in via del Bosco, a casa dei Tommaso Oneto, principe di San Lorenzo la cui abitazione era diventata una specie di ospedale militare. Il ginocchio ferito si infettò e nonostante l’amputazione della gamba la cancrena si sviluppò ugualmente e pochi giorni dopo lo condusse alla morte: era il 6 giugno 1860 quando Lajos Tüköry aveva appena 30 anni.
Si dice che fu lo stesso Giuseppe Garibaldi a pronunciare il suo elogio funebre.
La sua salma fu inizialmente seppellita nella chiesa di Sant’Antonino, poi nel chiostro di San Domenico, fino a quando, nel 1933, fu seppellito definitivamente nel Pantheon di San Domenico, dove gli è stato dedicato un monumento ad opera dell’architetto Antonio Zanca.
La storia di questo patriota ungherese che è morto combattendo a Palermo, ha reso questo personaggio molto apprezzato soprattutto tra i cittadini dell’epoca. Per questo gli è stata dedicata una via di Palermo, ma è anche commemorato con una lapide posta nel palazzo del principe di San Lorenzo in cui morì ed una che si trova fuori dalla caserma Tüköry a lui dedicata in Corso Calatafimi, inoltre, un monumento in bronzo è stato eretto in suo onore a Piazza Marina.
Fonti
- Voci di wikipedia.org Lajos Tukory – Primavera dei Popoli – Rivoluzione ungherese del 1848
- Voce Lajos Tukory nella enciclopedia Traccani.it
- M. DI LIBERTO, Nuovissimo stradario storico della città di Palermo, Palermo 1995
- A. MUCCIOLI, Le strade di Palermo, Roma 1993