La via Quinta Casa va dalla via Cristoforo Colombo (ora via dell’Arsenale) alla via dei Cantieri.
Quando i primi gesuiti arrivarono a Palermo, nel 1549, avevano tra i primi obiettivi la fondazione di un Collegio. A tal proposito presero in locazione l’abbazia di S. Maria della Grotta, ampliandone la chiesa e sfruttandone gli spazi per l’istituzione di una “casa di professione”. Grazie all’abbondanza delle loro attività, i gesuiti richiesero sempre nuovi spazi, arrivando ad inaugurare il loro Collegio Massimo nel 1585, la “Casa di Probazione” dedicata a S. Francesco Saverio e, verso la fine del seicento, il loro Noviziato.
Nel 1775, in aggiunta a queste prime quattro “case”, i gesuiti vollero acquistare un altro edificio sulla via del Molo, che fu chiamato “Quinta Casa” e diede così il nome alla strada. Tuttavia non fecero in tempo a sfruttarlo perché solo tre anni dopo, nel 1778, la Compagnia dei Gesuiti venne soppressa e fu costretta a lasciare la città, abbandonando anche le sue sedi palermitane.
La Quinta Casa divenne dapprima una caserma di cavalleria, poi Casa di correzione, ospizio per i poveri ed, infine, una scuola.