Via Cala

    La via Cala (o semplicemente Cala) va dal Foro Umberto I alle vie S. Sebastiano e Francesco Crispi.

    Il termine Cala proviene probabilmente dall’arabo “kalak”, che vuol dire fossa, oppure dal greco “Chalao”, insenatura di mare. La via che costeggia il porto, in epoca antica era raggiungibile da ben sei diverse porte, utilizzate per lo più per scopi diversi. Erano Porta della Doganella, dello Scaricatore (detta anche del frumento), del Carbone (o semplicemente Porta Carbone), della Calcina, della Pescaria ed infine Porta Piedigrotta. L’unica ancora esistente è la più moderna Porta Felice, le altre sono state distrutte o inglobate nel tessuto urbano. Il primo molo del porto fu costruito nel 1469, ma appena ultimato fu subito danneggiato da una violenta tempesta. La struttura rimase invariata fino alla fine del XIX secolo, quando un nuovo fronte antemurale fu costruito per difendere l’approdo dai venti e dalle mareggiate. Il porto antico, che oggi continua ad essere operativo ed ospita prevalentemente imbarcazioni di piccole e medie dimensioni, durante il XV secolo veniva chiuso da una grossa catena che attraversava l’insenatura. Questa era attaccata, da un’estremità, alla chiesa denominata “Santa Maria della Catena”, dall’altro lato nei pressi del Castello a Mare, in modo da chiudere completamente l’ingresso al porto via mare.

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