Via Porta di Castro

    La via Porta di Castro va dalla via Saladino (nei pressi di piazza Ballarò) fino a via dei Benedettini.

    Prende il suo nome dalla porta cittadina che fu costruita nel 1620, su disegno di Mariano Smiriglio, intitolata al viceré dell’epoca, Francesco de Lemos, conte di Castro. La porta, situata nell’odierna piazza della Pinta, venne demolita alla fine del XIX secolo.

    Il luogo in cui è tracciata la via corrisponde con l’antico letto del torrente Kemonia (dal greco Xeimon, che significa inverno). Il fiume, chiamato anche “Cannizzaro” o “fiume del maltempo”, era un corso d’acqua che d’inverno assumeva un regime torrentizio e che, insieme al fiume Papireto, circondava la città antica. Infatti, nascendo nella fossa della Garofala, nei pressi dell’odierna Villa D’Orleans, il Kemonia scorreva parallelamente al Papireto, racchiudendo la città, per poi congiungersi ad esso all’altezza della chiesa di Sant’Antonio Abate (nell’odierna via Roma) per sfociare, infine, alla Cala.

    In seguito ad alcuni straripamenti, il più violento il 27 settembre 1557 con più di 600 vittime, il torrente fu deviato ed incanalato nell’Oreto per volere del Senato cittadino. Nel 1666, a causa di una nuova inondazione che riportò il fiume sul suo antico corso, causando enormi danni, si decise di costruire una galleria sotterranea che ne accogliesse le acque e che le convogliasse direttamente a mare.

    3 COMMENTI

    1. sono stato impressionato con tutti questi ricchi dettagli della storia siciliana dei suoi fiumi montagne etc,ma sono veramente appassionato per i cannale sotterranei che approvigionava la popolazione d’acqua fresca netta puríssima ed propria da bere da bagnarsi lavare la roba da fare tutti i suoi è realmente impressionante l’opera di ingegneria di un popolo cosí determinato,industrioso,lavoratore ed coraggioso ad affrontare tanti ostacoli ed hanno vinto con supremazia a tutte sfide,con i suoi monumentali e prodigiosi storici qanat.!!!

      • Purtroppo nello specifico non saprei come aiutarti. Ho trovato qualche informazione su internet e qualcun’altra su alcuni libri, ma sul tracciato attuale so poco. Credo che continui a scorrere nelle viscere della città, sotto i palazzi nobiliari dell’Albergheria e della Kalsa.

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