La via Edrisi va dalla via dei Mulini alla via Eugenio l’Emiro.
Fu un viaggiatore e geografo arabo, nato a Ceuta nel 1099 e morto nel 1164.
Il suo nome completo era Abdallah Mohammed Al Edrisi o Idrisi. Nel 1139 venne a Palermo alla corte di re Ruggero II, dal quale ebbe l’incarico di compilare un trattato di geografia. Questo trattato, scritto in arabo, è noto come Il libro di Ruggero, ed è stato tradotto con il titolo di Opera di un uomo desideroso di giungere a completa conoscenza dei vari paesi del mondo.
Il libro fu concluso nel gennaio 1154, un mese prima della morte di Ruggero ed era costituito da due parti, la prima una descrizione dei territori e dell’aspetto fisico della terra, che secondo la concezione della cultura araba era “tonda come una sfera” e non piatta come il resto del mondo, erroneamente, la concepiva. La seconda parte era una carta geografica riprodotta su un globo d’argento di 150 kg, con un diametro di quasi due metri, sulla quale era rappresentata la superficie terrestre, con i confini, gli itinerari e l’ubicazione delle regioni allora note, che oggi purtroppo è andata perduta.