La via Stefano de Perche va dalla via Re Tancredi ad oltre la via Regina Bianca.
È intitolata a Stefano de Rouen, dei conti di Perche (la cui pronuncia corretta è persh), un vasto feudo francese. Fu cancelliere ed arcivescovo di Palermo, cugino della regina Margherita di Navarra, moglie di Guglielmo I e madre di Guglielmo II.
Stefano de Perche venne a Palermo nel 1166, dietro invito della regina che in quel periodo si trovava nel ruolo di reggente, dato che il legittimo re, Guglielmo II, ai tempi aveva solo tredici anni. In breve tempo fu eletto gran Cancelliere e l’anno successivo ottenne la carica di arcivescovo.
La sua condotta, volta a perseguire l’efficienza e la giustizia, gli causarono non poche inimicizie nella nobiltà siciliana dell’epoca, tra cui l’influente Riccardo Palmer, vescovo di Siracusa, che vistosi sfuggire l’arcivescovato di Palermo, non perse occasione per opporsi al rivale, arrivando anche ad insinuare che tra lui e la regina ci fosse del tenero.
Tali voci non caddero nel nulla e Stefano fu costretto a fuggire insieme alla regina, rifugiandosi a Messina nel 1167, anche qui però non trovò pace. Una rivolta scoppiò tra i popolo e la Cattedrale peloritana venne presa d’assedio, costringendolo a rinunciare alle sue cariche in cambio della vita.
Lasciata la Sicilia andò a vivere a Gerusalemme, dove morì nel 1170.
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